04/03/2016 - Dodici mesi, sei località, un progetto ambientale: martedì 1°marzo è stata inaugurata Biosphera 2.0, la casa del futuro installata ai piedi del Monte Bianco. Un nuovo modulo abitativo itinerante, energeticamente efficiente, che si sposterà tra Aosta, Milano, Rimini, Torino e Lugano.
Un progetto internazionale di ricerca promosso dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e l’Università della Valle d’Aosta e da ZEPHIR – Passivhaus Italia, Minergie e PEFC, con Aktivhaus e Vallée d’Aoste Structure.
In soli 25 mq Biosphera 2.0 è dotato di tutti servizi per vivere, dall'illuminazione a led, alla cucina a induzione, dagli elettrodomestici al riscaldamento e raffrescamento, dalla zona giorno alla zona notte, bagno e centrale tecnica. Pensato per garantire una temperatura
confortevole dell’aria compresa tra i 21° C in inverno e i 25° C in estate, anche in condizioni estreme, è il primo modulo costruito in linea con i protocolli di certificazione degli standard di edificio passivo più avanzati Passivhaus e Minergie-P.
Il legno utilizzato è certificato secondo i criteri di massima sostenibilità imposti dal PEFC, mentre quasi tutti gli arredi sono realizzati con materie prime e lavorazioni dell’artigianato valdostano di tradizione.
Il progetto architettonico è stato sviluppato a partire dal concept elaborato da un team di studenti di architettura del Politecnico di Torino, vincitori di un concorso organizzato dal gruppo Woodlab del Politecnico di Torino, dalla start up be-eco, da Valleé d’Aoste Structure e dall’Università della Valle d’Aosta – Université de la Vallée d’Aoste, al quale hanno partecipato oltre 100 studenti di architettura e ingegneria provenienti da tutta Italia.
Per un anno intero verranno registrati i dati di oltre 20 parametri relativi all’involucro edilizio e alla fisiologia umana quali temperatura, umidità ,qualità dell’aria, campi elettromagnetici, polveri sottili, frequenza cardiaca, temperatura della pelle, stato emotivo.
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