08/03/2016 - Ha aperto a dicembre, sull’altipiano di Avelengo (vicino Merano), il San Luis – Private Retreat Hotel & Lodges: case sospese sugli alberi, un laghetto da fiaba e un ristorante gourmet, per un luxury resort di montagna in armonia con la natura.
Si tratta del nuovo ambizioso progetto della famiglia Meister, che da quasi cento anni dirige l'Hotel Irma di Merano, e che ha voluto creare un resort alpino di charme tra larici e abeti maestosi, per una vacanza da sogno immersi nella natura altoatesina.
Il San Luis si sviluppa intorno a uno scenografico laghetto naturale. Il cuore pulsante del resort è la clubhouse, con le aree dedicate al relax e alla convivialità, dalla lobby al bar, dai ristoranti al cinema, fino alla grande cantina di vini e formaggi.
A disposizione degli ospiti ci sono 26 chalet a uno o due piani (per un totale di 35 camere), vicini al corpo centrale e disposti ai bordi del laghetto: alcuni hanno ampie terrazze affacciate sul lago, altri una vista mozzafiato sulle montagne, tutti dotati di camini a legna e sauna privata.
Poco oltre, nascoste nel parco alpino di 40 ettari, si trovano altre 16 casette da fiaba, apparentemente “sospese” sugli alberi (in realtà adagiate su pali di legno, a circa 5-10 metri da terra): per un contatto con la natura davvero unico e una privacy assoluta. Per gli arredi è stato utilizzato molto legno antico e materiali naturali (come il lino e il loden) per un’atmosfera intima e alpine-chic.
Una struttura immersa nella natura e costruita seguendo i dettami della bioarchitettura: il San Luis è stato realizzato con il prezioso legno “Mondholz”, lavorato seguendo i cicli lunari per mantenere le proprietà di resilienza e l’energia positiva. Ampie e generose vetrate creano luce e spazio. Articoli tradizionalmente fatti a mano, ardesia, pareti di argilla e tessuti in lino naturale selezionati con grande cura sono il segreto che si cela dietro l’immediato senso di benessere che questi luoghi trasmettono. Nella struttura, inoltre, non sono stati utilizzati metalli, né chiodi o viti in ferro. Le tegole sono in legno di larice, come vuole la tradizione altoatesina. Per il riscaldamento invece è stato messo a punto un sistema che utilizza cippato e trucioli ricavati dal bosco circostante.
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