26/04/2016 - In occasione dell’edizione 2016 della Milano Design Week, lo Spazio ADI di via Bramante 42 è stato trasformato da un’iconica installazione firmata Officine Tamborrino e curata dal maestro Alessandro Guerriero, dove i visitatori verranno virtualmente trasportati in uno scenario spaziale, dalle sembianze tecnologiche e al tempo stesso primordiali.
La navicella OT, un’imponente e onirica struttura di acciaio, accoglie al suo interno “O”, l’inedita Design Collection 2016 disegnata dallo stesso Guerriero per Officine Tamborrino, interamente dedicata al pattern del cerchio.
Alessandro Guerriero ha personalmente definito il progetto “La Cattedrale”: uno spazio dove ritrovare il pensiero e la concentrazione e, al tempo stesso, un luogo poetico dove perdersi, un labirinto psicologico all’interno del quale il tempo - ricco di variabili sensoriali evanescenti e immateriali - diventa irreale e dilatato.
Ancora una volta il maestro decide di rompere gli schemi del design e del suo manifestarsi offrendo ai visitatori un viaggio in una gigantesca struttura onirica: una vera e propria esperienza sensoriale, metafisica e coinvolgente.
O DESIGN COLLECTION 2016
La nuova collezione “O” è composta da 6 pezzi interamente sviluppati sul pattern del cerchio. Ogni oggetto nasce dalla medesima forma e dal medesimo materiale – l’acciaio - ma sviluppa una propria identità legata alla sua inedita funzione e al suo ripensare sia le forme sia gli spazi architettonici. Come affermato dallo stesso Guerriero “Si abita quel particolare territorio tra l’arte pura e il progetto funzionale”.
Grazie a questo nuovo progetto, Officine Tamborrino reinterpreta gli oggetti e ne rivede la funzione intrinseca: il cerchio ammorbidisce lo spazio abitativo e suggerisce un inedito movimento. Alcuni esempi del concetto di movimento e modularità che caratterizza l’intera collezione sono i cerchi specchianti di ECO che, dotati di magneti, possono essere posizionati in base alle proprie esigenze o al gusto personale, oppure le maniglie dell’armadio DE-SIDERIO, dotate anch’esse di magneti e pertanto modulabili.
La stessa forma circolare, da sempre simbolo di perfezione, rappresenta il tempo ciclico e, di conseguenza, un tempo che non si esaurisce, ma prosegue all’infinito. Il nome “O” nasce dalla volontà di avere una continuità senza pause tra la forma, il contenuto e il suo linguaggio; tutto si rifà al cerchio e alla sua radicale essenzialità.
Questo sito non utilizza cookie di profilazione ma solo cookie tecnici per funzionare correttamente e cookie di Analytics per raccogliere statistiche anonime sulla navigazione. Continuando la navigazione su questo sito si accetta la Cookie PolicyX non mostrare pi�