11/05/2016 - “Come possiamo creare una luce flessibile che può essere installata e utilizzata da tutti? Come possiamo creare una luce che sia adatta ad ogni spazio – piccolo o grande?
Con Alphabet of Light abbiamo disegnato un sistema modulare di componenti di luce dritti e curvi che permettono di scrivere, creare linee diritte o arrotondate.” Big
Alphabet of Light è un linguaggio di luce, non il design di un oggetto ma lo sviluppo di una idea forte: comunicare con la luce con semplicità e libertà.
A partire da un abaco di essenziali elementi geometrici BIG disegna un nuovo font che si traduce in luce, un alfabeto con cui scrivere ed esprimere pensieri, uno strumento per modellare gli spazi.
Moduli base, lineari o curvi, dalle precise proporzioni geometriche permettono di combinare gli elementi costruendo infinite strutture di luce, essenziali o più complesse.
È un principio elementare che genera un sistema aperto. Pochi moduli di base compongono con l’ausilio di giunti le singole lettere di un alfabeto graficamente nuovo, rendono possibile definire elementi semplici e lineari o più elaborati, anche curvilinei, per disegnare non solo con parole ma anche con segni grafi ci la luce nello spazio.
Questa idea si combina alla competenza optoelettronica di Artemideper definire un principio costruttivo innovativo e restituire una luce continua e confortevole. La complessità tecnologica si traduce in una gestualità elementare, le componenti si uniscono tramite un giunto elettromagnetico che scompare senza lasciare segni d’ombra o discontinuità.
Le connessioni sono immediate, lasciando la massima libertà non solo di composizione ma anche di riconfigurazione. L’alimentazione si trasmette da un modulo all’altro fino ad un massimo di quasi 5 metri.
La sezione rivela un sistema ottico brevettato che lavora con innovativi materiali sfruttandone le proprietà ottiche all’interno di una geometria elementare. Una sottile anima centrale in alluminio supporta due strip led che emettono sui lati opposti.
La calibrazione dei valori di trasmissione e riflettanza dei materiali combinata alla geometria delle superfici interne ed esterne fanno si che la luce sia uniformemente distribuita e diffusa senza percepire il cuore tecnologico dell’elemento.
La luce emessa è piacevole e diffusa, non sono visibili ombre e non c’è abbagliamento, al tempo stesso il rendimento è elevato, la luce viene più volte riprocessata all’interno del corpo ma non va sprecata, l’assorbimento dei materiali è minimo.
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