01/06/2016 - Artemide è sponsor della 15. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia (fino al 27 novembre 2016), rinnovando la collaborazione aperta nel 2015 per sostenere una delle più prestigiose istituzioni culturali italiane e internazionali, nell'aprire e diffondere nuove visioni dell'arte e dell'architettura.
Quest'anno Artemide sostiene “Reporting from the front” condividendo le prospettive e i contenuti etici e di ricerca sociale su cui Alejandro Aravena invita a riflettere: migliorare la qualità della vita attraverso un'architettura che guarda le difficoltà della realtà in chiave propositiva.
Questa significativa collaborazione con il mondo più rappresentativo del panorama architettonico internazionale è un’ulteriore conferma di come l’architettura sia parte integrante della realtà Artemide e del forte legame che promuove tra Cultura del Progetto e Cultura della Luce.
I progetti di luce Artemide protagonisti degli spazi collettivi e sociali
Artemide contribuisce a sostenere la Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia anche attraversoi suoi progetti di luce che accompagnano l'esperienza dei visitatori lungo i percorsi dell’esposizione, negli spazi interni ed esterni.
La competenza nel saper far luce, l’emozionalità, il valore estetico e innovativo si declinano sapientemente negli ambienti outdoor collettivi e d’incontro, illuminati da progetti di luce che si fondono perfettamente con lo spazio e la natura che li accoglie: progetti come le lampade Piroscafo, firmate da Ernesto Gismondi, Reeds del designer Klaus Begasse, e Tolomeo di Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina nelle sue molteplici versioni outdoor. Una lampada, la Tolomeo, che da trent'anni esprime al meglio l’unicità di Artemide nel declinare il concept del long term in prodotti continuamente aggiornabili.
Firmati dall’architetto De Lucchi anche le luci Noto e Led Net scelte per illuminare le Sale d’Armi, mentre di Wilmotte & Industries le sospensioni Mouette negli spazi Educational.
Nel Ristorante Le Bombarde, Artemide accoglie il pubblico con le sospensioni Calenda, firmata da Italo Rota e Alessandro Pedretti, e le scenografie colorate ricreate da Les Danseuses, un progetto ibrido di luce e aria disegnato da Aterlier Oi per Danese (Gruppo Artemide).
Nel Bookshop sono protagoniste le lampade della collezione IN-EI, disegnata da Issey Miyake; e speciali cluster di Empatia, un progetto di luce firmato da Carlotta de Bevilacqua, testimonianza di un perfetto connubio tra innovazione tecnologica e arte vetraria veneziana. Mentre la Sala Stampa è illuminata da luci iconiche, che interpretano la grande storia e competenza Artemide, importanti testimonianze della continua collaborazione del Gruppo con architetti e designer internazionali.
… e negli spazi espositivi
La competenza Artemide si esprime nelle luci scelte per illuminare gli spazi espositivi e due Progetti Speciali.
Le lampade Nur, disegnate da Ernesto Gismondi, sottolineano l'esposizione di “A world of fragile parts” curata da Brendan Cormier del Victoria and Albert Museum.
Soluzioni tecnologiche di luce, che si integrano con i diversi scenari espositivi, sono protagoniste nell’illuminazione del progetto “Report from the cities: conflicts of an urban age” curata da Ricky Burdett della London School of Economics Cities, e dell’installazione “Beyond Bending” di Philippe Block presentata alla 15. Mostra.
Innovazione tecnologica, grande qualità di manufacturing,dialogo con i grandi architetti, indaginein camposociologico, sono questi i temi di ricerca alla base dei progetti di luceArtemide, capaci di creare perfette soluzionipermigliorare la qualità della vita negli spazi che abitiamo e che abiteranno le generazioni a venire. Progetti di lucein gradodi illuminare con forza il nostro futuro.
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