16/06/2016 - È l'architetto spagnolo Rafael Moneo il vincitore della VI edizione del Premio Internazionale di Architettura Sacra, organizzato dalla Fondazione Frate Sole e rivolto ai nuovi edifici religiosi di culto cristiano realizzati in tutto il mondo.
Il suo progetto per la Iglesia de Iesu, inaugurata nel 2011 a San Sebastián (Spagna), dalle forme pulite e compatte, che alternano pieni e vuoti, ha conquistato la Giuria, che ha deciso all’unanimità di assegnare il primo premio.
«In equilibrio tra emozione e rigore, la Iglesia de Iesu sorge in uno dei quartieri più recenti della città basca, quello di Riberas de Loiola, dove l'edificio religioso, unitamente all'adiacente Giardino della Memoria, costituisce un nuovo punto di riferimento. L’architettura, che lo stesso Moneo definisce come “generosa negli spazi e molto modesta nei materiali” si contraddistingue (sia esternamente che internamente) per il bianco astratto e minimalista delle pareti, elemento che richiama il colore dominante dei fiori del vicino parco e, soprattutto, le importanti costruzioni razionaliste presenti a San Sebastián, come il Real Club Nàutico e l'edificio “La Equitativa”.
Il complesso è formato da tre elementi: la chiesa propriamente detta, collocata all'interno di un volume cubico e rivolta a oriente; un corpo “a elle”, che ospita diversi locali tra cui il centro parrocchiale; il patio-giardino situato tra i due edifici e che filtra il passaggio dallo spazio aperto della strada a quello mistico del tempio.
La navata della chiesa ha una pianta a croce, ricavata all'interno di un quadrilatero più grande; negli spazi che completano la figura trovano posto, alla sinistra, la sacrestia e il battistero, e, alla destra, la Cappella del Santissimo Sacramento e quella della Riconciliazione; l'impianto cruciforme della tradizione viene attualizzato mediante un disegno asimmetrico, che dà modo di “riflettere le tensioni del mondo di oggi”, secondo quanto afferma lo stesso architetto, e un rimando allo scultore basco Eduardo Chillida e alla sua Croce della Pace, ospitata nella Cattedrale di San Sebastián. Un ruolo fondamentale è giocato dalla luce naturale che, entrando all'interno con modalità differenti, riesce a connotare ogni spazio in maniera peculiare; emerge in particolare l'illuminazione zenitale della navata principale, dovuta alle aperture poste in copertura che ne evidenziano l'impianto cruciforme e capace di evocare immediatamente il messaggio evangelico e di trasportare il fedele in una dimensione mistica. Degna di nota è anche la grande vetrata disegnata dallo stesso Moneo e realizzata in alabastro e inserti in vetro rappresentante una croce, un sole e due lune in fasi distinte».
Al secondo posto si è classificata la Chiesa Nuova della Parrocchia di KaDon, a Don Duong, nella Provincia di Lam Dong, in Vietnam, realizzata nel 2014 da VN-A architects, con materiali semplici come legno e ferro, che valorizzano il rapporto con la natura e l’apertura degli spazi verso l’esterno.
Il terzo premio è stato assegnato alla nuova Chiesa St. Trinitatis nella città di Lipsia (Germania) – la più grande chiesa cattolica della ex Ddr – dello studio tedesco di architettura Schulz und Schulz. Gli architetti hanno lavorato sul rapporto con la storia e il luogo, scegliendo un materiale come il porfido, la stessa pietra rossa, porosa ma durissima, con cui sono costruiti i monumenti più significativi della città. Ispirata a principi di sostenibilità energetica, la chiesa è dotata di un sistema geotermico, progettato dagli scienziati del Politecnico di Dresda.
Non solo “archi-star” quindi, e premi a grandi nomi dell’architettura universalmente conosciuti, ma anche un impegno a valorizzare il lavoro di professionisti meno noti, ma altrettanto eccellenti nel proprio lavoro: accanto ai primi tre classificati, la Giuria ha scelto di conferire un particolare riconoscimento ad altri due lavori.
Le menzioni speciali vanno alla Cappella St. John the Baptist, realizzata con pietra e legno nel quartiere berlinese di Johannisthal dallo studio tedesco di architettura Brückner & Brückner, e alla semplice e austera Cappella Saint John Baptist, ideata, come un triangolo scaleno che si inserisce perfettamente nel paesaggio, dall’architetto spagnolo Alejandro Beautell, a Tenerife, nelle Canarie.
Rafael Moneo e gli altri quattro finalisti saranno premiati durante la cerimonia che avverrà a Pavia il prossimo 4 ottobre, in occasione della Festività di San Francesco d’Assisi.
|