13/07/2016 - Accoglienza e convivialità, relax e calore: sono le parole che meglio caratterizzano il delicato universo creativo di Lema.
La casa Lema riconferma, attraverso la grazia del disegno e le ricercate finiture delle nuove proposte, la consueta discrezione del suo linguaggio. Un lessico creativo delicato, ricco di una semplicità intesa nella sua accezione più alta, con colti rimandi alla cultura del progetto e inaspettati colpi di scena dati da elementi di rottura, solo apparentemente discontinui nello stile, che ne amplificano il carattere. Nuovi evergreen, ognuno definito da un preciso carattere ma tutti legati da una comune suggestione che trae spunto da un’originale reinterpretazione di tratti stilistici tipici degli anni cinquanta e sessanta, con uno sguardo del tutto contemporaneo.
Tra le ultime novità, di Daniel Debiasi e Federico Sandri, la collezione TIP composta da cassettone, settimanale e comodino, quest’ultimo in due versioni. Una proposta dal linguaggio contemporaneo ed essenziale costruita intorno ad una sequenza di pieni e vuoti segnati dal mix tra il rovere termotrattato della struttura e i frontali dei cassetti disponibili in laccato lucido e opaco oltre che nella sofisticata finitura Argilla, morbida e setosa al tatto e alla vista.
Recente anche il letto Madama di Officinadesign Lema, dalle forme morbide e rassicuranti. Un’elegante proposta che si identifica nella cura dei dettagli, comune denominatore di tutta la collezione Casa Lema: dall’importante testiera imbottita che rievoca la lavorazione capitonnée, al sottile bordo in coda di topo tono su tono o a contrasto con il colore del rivestimento che rifinisce le linee del letto.
La stanza da letto firmata Lema è pensata come luogo di benessere e di emozioni. Uno spazio a propria misura dove arredi, complementi e i sistemi – da sempre core business del brand - come le Cabine Armadio ne definiscono il sofisticato carattere.
Hangar disegnata da Piero Lissoni- che si arricchisce con la nuova finitura in melaminico Larice Grigio e montanti in alluminio anodizzato color Acciaio chiaro – punta alla creazione di una zona per se stessi, un rifugio sicuro che sposta il suo fulcro dalla pura funzione di contenimento diventando vera e propria stanza da vivere, grazie anche alla presenza di sedute e complementi che ne arricchiscono l’estetica. La cabina armadio, per Lema, non rappresenta quindi il lusso nel senso più stretto del termine ma la visualizzazione di uno stato d’animo e di un modo di intendere la vita e i propri spazi.
Accanto al letto, il comodino che Lema interpreta in numerose versioni. Tra queste, due proposte firmate Studio Kairos: l’essenziale purezza di Sign, comodino con cassetto o semplice tavolino, pensato per la zona notte ma adattabile anche ad altri ambienti della casa. Si distingue per la raffinata struttura in metallo. Il top e il cassetto possono essere in laccato opaco o lucido, negli oltre 40 colori della collezione Lema. In versione tavolino è disponibile anche in essenza.
Ironico e inusuale, Silo è molto più di un semplice comodino. Improntato alla massima funzionalità, è al contempo anche un divertente vezzo. Si distingue per la struttura in essenza costituita da una gamba centrale poggiata su un basamento a raggiera. Il top è un piano in legno ripiegato a formare una “C”, pensata come superficie d’appoggio che accoglie due cassettini che possono essere incastrati in essa oppure usati liberamente in modo originale come piccoli contenitori.
Nella progettazione della stanza, non dovrebbe mai mancare una poltroncina, dove ritagliarsi attimi di relax. Tra le ultime proposte spiccano Bice, Felix e Lennox.
Bice, firmata da Roberto Lazzeroni, si caratterizza per lo stile progettuale asciutto, sempre in tensione tra passato e futuro, che affonda le radici nell’arte. Un prodotto passepartout, definito dalle forme accoglienti e dall’animo vintage, perfetto in ogni ambiente della casa e ideale anche in rilassati spazi contract. Con rivestimento in tessuto o pelle, presenta una lieve struttura in metallo bronzato.
Altra elegante proposta sempre firmata da Lazzeroni pensata per la zona notte ma non solo è Felix, dalle dimensioni contenute e dallo stile discreto. Lo schienale curvato è un vero e proprio guscio che racchiude la seduta monolitica, invitando al massimo relax. Cuciture e impunture ne rivelano le linee sinuose e delicate evidenziandole.
Citazioni retrò con equilibrio contemporaneo delineano invece la lounge chair Lennox di Gordon Guillaumier. L’ispirazione alla base di questo raffinato progetto è quella di una corolla aperta, sospesa nel vuoto, sulla leggera struttura in metallo color bronzo che diventa lo spunto per una poltrona da conversazione elegante e discreta. Un nido privato morbido e seducente per abbandonarsi alla lettura e all’ascolto di buona musica. Particolare che ne ha ispirato anche il nome.
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