08/07/2016 - Un’importante riconversione urbana di un’area industriale dismessa: l’ex Alfa Romeo, situata tra l’ex fiera e Viale Serra, si è trasformata in un ampio e avveniristico progetto di Smart City, Parco Vittoria. Oltre ad essere un cruciale elemento di conclusione della dorsale che ha visto rinascere il quadrante ovest di Milano, tra cui spiccano Porta Nuova e City Life, questo nuovo e innovativo quartiere deve tutto all’interpretazione progettuale di Guido Canali per la realizzazione di un centro residenziale fatto di continuità volumetriche e analogie visive di una ricostruzione urbana della nuova modernità milanese.
Sei torri da undici piani (denominate Giulietta, Torpedo, Superba, Giulia, Duetto e Brera, storici modelli automobilistici) e due edifici in linea (chiamati “Alfa” e “Romeo”) da cinque piani sono allineati sul perimetro esterno, così da liberare al centro il maggior spazio possibile per il verde, sia pubblico che privato: un’impostazione planovolumetrica che prende spunto da una tipo-morfologia tradizionale dell’ampia corte ottocentesca. Accomunati dalla giacitura principale, ogni edificio cerca autonomamente le migliori vedute verso le Prealpi da un lato, verso il centro cittadino dall’altro, verso la grande piazza centrale Gino Valle o il grande parco pubblico e la sua caratteristica collina elicoidale. Gli attacchi a terra, la profondità dei balconi, le dotazioni di copertura, le varietà di affaccio e l’irraggiamento naturale determinano l’unicità di ogni singolo appartamento e la loro riconoscibilità anche dall’esterno.
Lungo via Gattamelata, il lato destinato alle torri, si affacciano edifici rigorosi scanditi verticalmente dall’interna modulazione degli alloggi. Questi, si sollevano dal suolo liberando il piano terra a portico destinato ad attività condominiali e salgono per undici piani destinati alle residenze, caratterizzate da oltre 100 tipologie di appartamenti differenti per taglio e metratura. Al piano terra delle residenze, spiccano una sequenza di piccole ville affacciate a giardini privati, così come agli ultimi piani si ha una nuova e moderna interpretazione di “villa” con sontuosi terrazzi duplex arricchiti da pergole, portici e fioriere.
Gli edifici alti verso Via Gattamelata, orientati a cercare il grande parco urbano Alfa Romeo, si sollevano fino all’ottavo piano suddividendosi in due appartamenti più grandi (tre o quattro locali) con un bilocale al centro e ampi terrazzi che si figurano come veri e propri soggiorni all’aperto. Dal nono piano andando verso l’alto si sovrappongono tre piani attici leggermente scalati che godono di terrazzi più ampi. Il contrasto tra torri dovuto alla variazione di partiti, trame, stacchi e fessure, oltre a garantire luce diretta e ottime visuali ad ogni atrio di piano, permette di percepire Via Gattamelata come strada del centro storico, su cui si allineano facciate di edifici diversi anche se della stessa altezza.
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