30/08/2016 – L'ingegnere aostano Flavio Lanese è l'inventore del sistema costruttivo SpeedyBrick, ispirato ai noti mattoncini Lego®. Il sistema si basa sull'assemblaggio di blocchi modulari - come appunto per i Lego - per la realizzazione di muri perimetrali e/o pareti divisorie ed è caratterizzato dall'incastro dei blocchi senza utilizzo di malta o colla.
Ci scrive l'ingegner Lanese: “L'idea mi è venuta dopo aver cercato per anni un prodotto con queste caratteristiche e dopo aver constatato, anche dopo approfondite ricerche su internet, che sul mercato non esisteva niente con i requisiti che ritenevo utili. Ero infatti alla ricerca di un sistema di costruzione per muri e pareti (ma anche per altre tipologie di costruzioni quali i complementi di arredo) che evitasse il disagio del cantiere (polvere, calcinacci, presenza di operai, interruzione delle normali attività) che con i materiali tradizionali si deve creare in casa, in ufficio o in negozio. Il sistema doveva essere semplice e divertente da usare, ma permettere la costruzione, con un approccio 'fai da te', di manufatti di grande robustezza, comparabile (o superiore) a quella dei muri in mattoni.
La soluzione doveva essere faccia-vista e, quindi, non prevedere, una volta terminato l'assemblaggio, ulteriori rivestimenti o tinteggiature. Il sistema che immaginavo doveva inoltre permettere la reversibilità delle opere realizzate con possibilità di smontarle (sempre senza impatto di cantiere) e di riutilizzare i materiali impiegati per future ulteriori costruzioni, anche per una attenzione all'ambiente, evitando quindi di riempire le discariche con macerie e materiali di risulta vari. Infine cercavo una soluzione che consentisse il passaggio delle reti tecnologiche (cavi elettrici, tubazioni, reti telematiche, ecc..) evitando, anche in questo caso, interventi impattanti (scasso dei muri, ripristini, tinteggiatura, ecc..).
Le caratteristiche della geometria e del sistema di assemblaggio dei blocchi consente di realizzare manufatti estremamente resistenti (più robusti di quelli in mattoni e cemento) perché risultano armati in acciaio e quindi anche antisismici. Oltre alle normali tramezze interne di appartamenti e uffici o alle murature esterne di unità abitative il sistema consente di realizzare pilastri (con assemblaggio a strati di due mattoni ruotati di 90° ad ogni strato), travi, travi -parete e costruzioni di forma anche molto articolata. Il montaggio risulta peraltro molto semplice anche per chi non abbia nessuna dimestichezza con i lavori manuali e le costruzioni.
I prototipi sono stati prodotti con due materiali molto diversi (il che è una delle caratteristiche del sistema che permette di utilizzare moltissime tipologie di materiali anche in combinazione tra loro):
- Legno di abete lamellare (quello dei classici chalet blockhaus) lavorato con macchine utensili a controllo numerico
- Poliammide utilizzando una stampante 3D industriale
- Sandwich listellato di Pino + Polistirolo Espanso realizzato per assemblaggio di elementi prodotti con centro lavoro a controllo numerico.
È, comunque, possibile ipotizzare ulteriori forme, dimensioni e materiali. Al momento sto lavorando a prototipi orientati ad un uso più strutturale, rinunciando quindi all'aspetto faccia-vista (più pensato per il mercato consumer) con materiali quali l'OSB e i conglomerati cementizi.
Penso che il progetto possa svilupparsi in direzioni anche molto diverse tra loro (dal mercato consumer presso la grande distribuzione, tipo Leroy Merlin o IKEA, a quello dell'edilizia tradizionale)”.
Il sistema SpeedyBrick non è ancora in produzione e, quindi, commercializzazione.
Questa la pagina su cui è possibile reperire tutte le informazioni.
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