06/10/2016 - È stato inaugurato ieri a Lisbona, sulle rive del fiume Tago, il MAAT - Museum of Art, Architecture & Technology. Il museo porta la firma dello studio britannico AL_A, di Amanda Levete, e degli architetti portoghesi Aires Mateus e Associados che propongono un nuovo rapporto con il fiume e con il contesto in cui sorge l'edificio.
Una struttura “forte, ma sensibile” e dall'altezza esigua che esplora le convergenze fra arte contemporanea, architettura e tecnologia.
Il nuovo edificio è il fulcro del piano generale della Fundação Energias de Portugal (EDP) per un campus dedicato all'arte che includa la centrale elettrica di Tejo riconvertita.
Il museo sembra fondersi con la riva del fiume ed è stato concepito per consentire ai visitatori di camminare al di sopra, al di sotto e attraverso l'edificio dalla forma delicatamente arcuata.
Il tetto diventa una stanza all'aperto, una ideale riconnessione fisica e concettuale del fiume con il cuore della città, dove i visitatori possono godersi la vista del paesaggio urbano, e, di notte, guardare un film con Lisbona come sfondo.
Gli spazi espositivi sono estensioni di quelli pubblici, con percorsi fluidi di interconnessione fra le esperienze e discipline. Questi spazi vanno a completare le gallerie della centrale elettrica convertita.
In onore della ricca tradizione artigianale della ceramica portoghese, quasi 15.000 piastrelle tridimensionali smaltate rivestono la facciata creando una superficie complessa che varia il suo aspetto dialogando con acqua, luci e ombre.
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