15/11/2016 - In linea con una ricerca che indaga i rapporti spazio-temporali e che rileva le tracce della storia negli interstizi degli ambienti famigliari della quotidianità, Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto presentano per CEDITla collezione Storiecomposta da sei distinte serie di superfici murarie sulle quali i giovani designer iscrivono il tema dell’incessante scorrere del tempo.
Esplorando il paesaggio architettonico italiano - i suoi interni e i suoi contrasti nostalgici - fatto di dimore, ville, palazzi nobiliari così come di case rurali, vec-chie fabbriche e dei contorni ambientali di un passato manifatturiero tipicamente Made in Italy, il duo ha trovato il suo repertorio immaginifico e la fonte di ispirazione per rac-contare un sapore nostrano. Guardando all’alterazione indotta da un tempo non sempre benigno, gli autori intraprendono un viaggio di esplorazione e interpretazione dei gradienti di colore, tonalità, tessitura e consistenza di grandi porzioni di superfici finite a intonaco murario. “L'innovazione tecnologica ci permette di riprodurre su supporti ceramici di grandi dimensioni tutti quegli effetti di usura e stratificazione che normalmente solo il tempo è in grado di creare”.
Zanellato e Bortotto hanno individuato sei differenti ambienti legati a precisi contesti e territori, rintracciando in ciascuno di questi un peculiare effetto di invecchiamento - l’affresco murario sbiadito di una villa, le tracce di umidità ritrovate su intonaci e stucchi o il disegno delle macchie di ruggine sulle pareti; investendolo di una sineddoche emo-tiva, il muro è inteso come metafora dell’esperienza, è la “pelle” che accumula e svela diversi passaggi di stagione, è la superficie sulla quale è depositato lo scorrere del tem-po. Le pareti di un interno sono il luogo di condensazione di umori, attimi, storie che di lì sono transitate trasformandone le sembianze, registrando visivamente accadimenti irri-petibili di cui sono silenziosi custodi.
L’unicità di questi momenti e di queste storie è tradotta nella ceramica, nei secoli usata come modello di esclusività del prodotto artistico, le cui caratteristiche plastiche permet-tono la creazione di pannelli originali e irripetibili anche sul grande formato. Le lastre, progettate per ricoprire pareti di interni e in alcuni casi di esterni, contengono pigmenti e gradazioni cromatiche dagli effetti stupefacenti, memoria di un passato illustre e custodi di antiche tradizioni e saperi in dissolvenza.
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