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Lema vola a Shanghai
Dal 19 al 21 novembre la prima edizione del Salone del Mobile.Milano Shanghai
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18/11/2016 - Nella cornice dello Shanghai Exhibition Centre, punto di riferimento culturale della metropoli, Lema racconta il suo stile discreto e la sua idea di casa fondata sui concetti di accoglienza e convivialità, relax e calore con un allestimento che mette al centro i sistemi modulari su misura per la zona giorno e la zona notte, da sempre core business del brand, accanto ad una selezione dei suoi bestseller, interpretazioni contemporanee di uno stile di vita, quello mediterraneo, essenza del made in Italy.

Unico per versatilità, Armadio al Centimetro è  il sistema componibile che offre massima libertà costruttiva grazie all’ampia gamma di moduli disponibili e alla possibilità di adattarli secondo le dimensioni desiderate, in altezza, larghezza, profondità. La parte tecnica del sistema viene declinata in numerose varianti estetiche a seconda dell’anta scelta: in questo modo l’armadio Lema si trasforma in infiniti armadi, ciascuno con un suo gusto e una sua ricercatezza e ogni anta crea un armadio. 
 
Esposti a Shanghai gli Armadi Dandy e Text
Tra le proposte 2016, Dandy di Officinadesign Lema è definito dalle diverse anime dell’anta caratterizzata dal frame perimetrale in metallo nero e dall’ampia scelta dei pannelli: vetro trasparente, serigrafato con un delicato decoro effetto garzato, oppure rivestito con tessuto, pelle, carta da parati. Protagonisti a Shanghai le versioni con carta da parati e vetro serigrafato. 
 
Caratterizzato da un elegante profilo verticale in metallo, Text di Officinadesign Lema è proposto con anta battente o scorrevole. Estremamente versatile, è perfetto per progetti su misura: riducibile in altezza, larghezza e profondità è inoltre disponibile per soluzioni ad angolo. Personalizzazione anche per la maniglia che può essere in color bronzo o in laccato, nel colore delle ante. 
 
A raccontare il DNA aziendale, indissolubilmente legato alla produzione di sistemi su misura, anche un altro best seller del marchio: Selecta di Officinadesign Lema. Libreria per eccellenza, è stato il primo prodotto ad unire i dettagli del lavoro manuale sul legno ad una serie di innovazioni tecniche che ad oggi lo rendono uno dei più versatili dal punto di vista della composizioni, delle finiture e degli usi assimilandolo ad un vero e proprio prodotto ad hoc per ciascuna casa che sfrutta appieno la contemporaneità della meccanizzazione dei processi aziendali. 
 
Insieme ai sistemi modulari, l’archetipo della casa Lema, pervaso da un raffinato understatement, è interpretato in un grande living che vede protagonisti i divani Yard. Iconico progetto di Francesco Rota basato sull’idea di divano sistemico che coniuga la modularità dell’imbottito a quella dei sistemi contenitivi tipici del linguaggio creativo del design made in Lema. La collezione che reinterpreta la creatività tipica del design industriale anni ’60 è nata infatti dalla volontà di trovare un punto di incontro con i sistemi: i volumi imbottiti si integrano con piani di appoggio, mensole, tavolini e contenitori che, utilizzati in diverse configurazioni, creano composizioni multifunzione sempre diverse. La struttura, realizzata in metallo rivestito in tessuto, è un piano sorretto da piedi giuntati attraverso agganci a sezione triangolare che crea l'appoggio per i cuscini e i braccioli, appoggiati senza nasconderla, in un contrasto armonico che ne diventa caratteristica estetica fondamentale. Lo stesso piano funge anche da sostegno per le mensole e le componenti contenitive. Completa la collezione un’elegante daybed, proposto anche in una preziosa versione in pelle.
 
Il set è completato dai tavolini Mansion e dalle poltroncine Bice.
Mansion di Christophe Pillet è caratterizzato da una base leggera ed eterea in metallo bronzato a cui è saldata una vasca in materiale rigido altamente tecnologico che assolve a una funzione di contenimento oltre che a quella classica di appoggio. Una lastra in prezioso rovere termo trattato scorre lungo tutto il piano creando una particolare tridimensionalità e una giustapposizione di superfici sia dal punto di vista visivo sia da quello materico. 
 
Lo stile asciutto e raffinato di Roberto Lazzeroni, sempre in tensione tra passato e futuro che trae ispirazione dal mondo dell’arte, definisce la lounge chair Bice. Un prodotto passepartout, nuovo classico che si identifica nelle forme accoglienti e nell’animo vintage. La soluzione perfetta per ogni ambiente della casa, dal living alla camera da letto; ideale anche in rilassati spazi contract. Con rivestimento in tessuto o pelle, si caratterizza per la lieve struttura in metallo bronzato.
 
Accanto al living, la zona dining pone al centro il tavolo Memo e le sedie Bai Lu
Pensato per arredare una grande zona pranzo o una raffinata sala riunioni, Memo è caratterizzato dalla discrezione minimalista che definisce lo stile di Piero Lissoni, art director di Lema dal 1995, e dalle dimensioni generose, fino a cm 400x110. Lontano da una frenesia progettuale ostentativa, conquista per l’equilibrio e la simmetria degli elementi: il piano in rovere termotrattato o in pietra lavica e la struttura in metallo. La ricerca estetica si è infatti concentrata sui materiali e sulla loro capacità espressiva che supera ogni forma di artificio.
 
Linee curve per la sedia Bai Lu di Neri&Hu. Una grazia stilistica che emerge già dal nome - “rugiada bianca” - che identifica la seconda settimana di settembre nel calendario cinese, periodo in cui il prodotto è stato disegnato. Realizzata in legno con seduta e schienale laccato, si distingue per le forme che richiamano quelle delle classiche sedute orientali, una struttura a sezione tonda sorregge un piano curvato che crea con una linea morbida seduta e schienale.
 
Completano lo spazio la vetrina Galerist, la madia Long Island e una raffinata composizione del sistema T030, altra icona di Lema proposta nella versione Box.
Galerist racchiude già nel nome un modo di esporre gli oggetti nello spazio: una vetrina che nasce da uno stilema classico e si reinventa per diventare arredo contemporaneo e di design. Christophe Pillet punta sul vetro a tutto tondo creando un palcoscenico all’interno del quale porre oggetti e ricordi in cosicché che il loro valore venga apprezzato da ogni angolazione. Le 4 pareti, infatti, sono in vetro extrachiaro per permettere una visuale a 360 gradi. I cardini delle ante sono un dettaglio funzionale al tempo stesso estetico, realizzati in metallo trattato per ottenere un colore profondo e pieno. In alluminio è tutta la struttura della vetrina, realizzata con saldature studiate appositamente per questo particolare progetto. 
 
Long Island sempre di Pillet si definisce nel volume rigoroso che vive delle vibrazioni dei cambi di spessore, di peso specifico, di calore tra i diversi materiali utilizzati. L’alternanza tra naturale e artificiale costituisce la fibra vitale del progetto: la struttura in rovere termotrattato ospita cassetti e ante profilati da un bordo con finitura in metallo satinato; il top in marmo conferisce una nota preziosa; i fianchi con finitura in metallo creano inusuali effetti luminosi. Alla compattezza del parallelepipedo risponde la snellezza dei piedini in metallo trattato, che sollevano la struttura lasciandola aggettare sui lati.
 
Altro fiore all’occhiello del brand insieme a Selecta, T030 di Piero Lissoni, il sistema a casse altamente versatile sia per quanto riguarda le composizioni che le finiture e le colorazioni. Oltre a fornire il massimo della libertà progettuale grazie alle innumerevoli varianti possibili, con i raffinati accostamenti materici delle composizioni chiuse Box, assicura l’originalità e la preziosità di una piccola serie limitata. Studiate per facilitare la fase progettuale e logistica, rendere più semplice l’installazione e più contenuti i costi, i contenitori a parete Box si caratterizzano per l’elegante versatilità con giochi di vuoti e pieni grazie alle diverse ante che creano vani chiusi e spazi a giorno da usare in libertà. Ad arricchire l’estetica del prodotto la matericità delle facciate in finitura Argilla.
 
Sul lato opposto dello stand è protagonista la cabina armadio Hangar di Piero Lissoni. Una proposta che punta alla creazione di uno spazio personale, bello da guardare e confortevole, spostando quindi il fulcro dalla pura funzione di contenimento al benessere. Hangar è progettata per accogliere gli oggetti del quotidiano, razionalizzando lo spazio, ma anche assecondando le idee più diverse su come organizzarlo. Ogni cosa sta, nello stesso tempo, in ordine e libertà: un sistema intelligente, funzionale, strutturato sui bisogni di chi lo abita. Una proposta che affascina per il calore del legno e la leggerezza del vetro e dei suoi riflessi. 
Una soluzione all’insegna della massima personalizzazione che conquista per le infinite soluzioni progettuali possibili, dove i diversi elementi e gli accessori si inseriscono lungo i raffinati montanti metallici pavimento/soffitto che concorrono a sorreggere il peso delle attrezzature, costituendone un preciso dettaglio di stile e qualità.
 
A completare la scenografia le poltroncine Lennox e i tavolini Sign.
Citazioni retrò con equilibrio contemporaneo per la lounge chair Lennox firmata da Gordon Guillaumier. 
L’ispirazione alla base di questo raffinato progetto è quella di una corolla aperta, sospesa nel vuoto, sulla leggera struttura in metallo color bronzo che diventa lo spunto per una poltrona da conversazione elegante e discreta. Un nido privato morbido e seducente per abbandonarsi alla lettura e all’ascolto di buona musica. Particolare che ne ha ispirato anche il nome. Correda la lounge chair, il pouf poggiapiedi imbottito con leggera struttura in metallo color bronzo.
 
Sign di Studio Kairos è una serie di complementi pensati per la zona notte, disponibili nelle versioni tavolino o comodino con cassetto adattabili anche ad altri ambienti della casa. Si distinguono per la raffinata struttura in metallo. Il top e il cassetto possono essere in laccato opaco o lucido, negli oltre 40 colori della collezione Lema. Il tavolino è disponibile anche in essenza.

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