Foto ©Roberto Bernardinatti per UniTrento
22/11/2016 - Cristallo, acciaio e un’anima ecologica di bambù per l’opera firmata da Renzo Piano Building Workshop, inaugurata sabato nel quartiere Le Albere. Si tratta della BUC, la nuova Biblioteca di Ateneo, quasi 10 chilometri di scaffali per ospitare 480mila volumi, apertura alla comunità accademica e alla cittadinanza fino a tarda sera e anche la domenica, sette piani (oltre al parcheggio interrato), facciate e tetto vetrati e oltre 430 postazioni-studio ospitate su cinque livelli in 6mila metri quadri di spazi di lettura in due grandi corpi di fabbrica collegati da una lobby che si affaccia sulla vista del quartiere e delle montagne.
La sfida era quella di adattare il progetto originario di centro congressi alle nuove esigenze di dare ospitalità, in un luogo accessibile e funzionale, al prezioso patrimonio librario dell’Ateneo e di accogliere gli studenti, gli accademici e i cittadini che vorranno consultarlo. Tra cristallo, acciaio e pietra, un edificio che fin dall’esterno si caratterizza per il un gioco di volumi, vuoti e pieni, la leggerezza dell’architettura e per la luminosità. Merito delle grandi vetrate e dei materiali chiari scelti per rivestire gli interni. Scaffali, scalinate, corrimano e circa 9mila metri quadri di pavimenti sono infatti di bambù, un legno resistente ed ecologico (perché in natura cresce velocemente una volta tagliato) scelto anche per la colorazione che facilita la lettura.
Un materiale simbolo della nuova Biblioteca che sorge a 300 metri in linea d’aria dal Muse e a pochi passi dal grande parco pubblico de Le Albere. Grazie a queste scelte rispettose dell’ambiente l’edificio ha ottenuto la certificazione energetica Leed® Gold ed è naturalmente anche certificato antincendio e antisismico.
La cerimonia di sabato con il taglio del nastro ha avuto luogo nella grande hall al piano terra, attigua agli spazi consultazione con una zona relax a diretto contatto con l’esterno, un’area destinata all’autoprestito dei volumi tramite supporto informatico e una postazione informatica abilitata per i bisogni speciali (dislessia, discalculia…).
Una biblioteca con scaffali aperti è un invito alla lettura. È, comunque, previsto un deposito al primo piano interrato, dove è custodita una parte consistente della dotazione libraria pronta per essere messa a disposizione su richiesta degli utenti.
Al primo piano si trova un’aula didattica multimediale con scaffali per la consultazione e buona parte degli uffici della Biblioteca, mentre al secondo piano, sono più numerosi gli spazi studio, affiancati da una sala che può essere usata come spazio polifunzionale o area a scaffale aperto. Anche il terzo piano, si caratterizza per la presenza di due ampi spazi per la consultazione entrambi illuminati da lucernari. Il quarto piano è dedicato ad ospitare le collezioni con due aree studio con lucernario. Le due parti dell’edificio sono collegate da una passerella. Il quinto e ultimo piano ha copertura di cristallo, con scaffalature ma senza postazioni studio. Sul tetto, anch’esso in cristallo, sono stati installati pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. In tutto l’edificio sono presenti 28 bagni, di cui 10 attrezzati per disabili. Il secondo piano interrato è invece riservato ai parcheggi.
Tra i punti di forza del nuovo edificio la sostenibilità e le scelte green per molte delle soluzioni. Per favorire la mobilità di studenti e dipendenti la Biblioteca è stata attrezzata con una stazione per la ricarica dei veicoli elettrici e chi viene al lavoro in bicicletta potrà usufruire di alcune docce. È presente un sistema di raccolta dall’acqua piovana allo scopo di alimentare gli impianti irrigui e le cassette dei servizi igienici. Novità anche sul versante del riscaldamento, che sarà a trigenerazione per produrre contemporaneamente energia elettrica, calore e energia frigorifera per la climatizzazione dei locali.
La Biblioteca rimarrà chiusa ancora per qualche giorno per consentire di ultimare i lavori di cablaggio e montaggio degli arredi, rallentato per permettere di accogliere i cittadini per la cerimonia di apertura.
Comunicato stampa Università di Trento
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