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01/12/2016 - L'Ordine e Fondazione degli Architetti di Firenze, Dida e Kunsthistoriches Institut rendono omaggio, nel centenario dalla morte, all'autore del Manifesto dell'Architettura Futurista, pubblicato nel 1914 proprio nel capoluogo toscano sulla rivista Lacerba. L'appuntamento è in programma venerdì 2 e sabato 3 dicembre con “Antonio Sant'Elia e l'architettura del suo tempo”, alla Palazzina Reale di Santa Maria Novella.
L'iniziativa chiama a raccolta studiosi da dodici Università italiane e straniere e prestigiose istituzioni culturali. Tra i numerosi interventi previsti nella due giorni di studio:
il contributo del professor Enrico Crispolti dell'Università di Siena dedicato alla “Consapevolezza utopica della progettualità futurista di Sant'Elia”, la riflessione del professor Renato Barilli dell'Università di Bologna su “Il passaggio attraverso il Secessionismo viennese” e quella della professoressa Magdalena Nieslony dell'Università di Stoccarda su “Different Utopias. Antonio Sant'Elia and the unfeasible architecture by Kazimir Malevich and Vladimir Tatlin”.
Obiettivo del convegno internazionale è approfondire la progettualità delle città di Sant'Elia come risposta alle trasformazioni urbane di inizio '900.
“Un approccio da riscoprire e valorizzare – dice il presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze Roberto Masini - poiché ancora molto attuale nella ricerca di uno strumento critico e interpretativo delle metropoli contemporanee”.
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