09/12/2016 - Il MuViG, ovvero Museo Virtuale del Garofalo, sará inaugurato sabato 10 dicembre a Canaro (RO).
Il museo progettato da Olivieri Office é dedicato al pittore Benvenuto Tisi detto, appunto, “Il Garofalo”, uno dei massimi esponenti della pittura rinascimentale ferrarese. Si tratta del primo Museo Virtuale d’Italia dedicato alla pittura, in cui vengono raccolte, virtualmente, le opere del pittore i cui originali sono sparsi in oltre 40 musei di 12 nazioni nei diversi continenti.
Per utilizzare le immagini di questi quadri sono state firmate convenzioni con alcuni tra i musei piú importanti del mondo tra i quali il Louvre di Parigi, la National Gallery e il British Museum di Londra, il Prado di Madrid, l’Hermitage di San Pietroburgo, l'Art Institute di Chicago, la Galleria degli Uffizi di Firenze, la Pinacoteca di Brera e i Musei Vaticani.
I mezzi utilizzati per rappresentare i quadri sono innumerevoli e riguardano le ultime tecnologie presenti sul mercato: si spazia attraverso proiezioni ad altissima definizione, interfacce interattive, libri virtuali, ricostruzioni 3D con l’utilizzo della realtá aumentata ed esperienze immersive con l’utilizzo di occhiali virtuali per una esperienza a 360°; il tutto per garantire un’ esperienza virtuale completa, approfondita e coinvolgente.
L’interazione tra il visitatore e il museo verrá raccolta attraverso la tecnología dei Beacons (bluetooth low energy) e condivisa sui social networks e sulla pagina web che si alimenteranno di questi contenuti.
Il gioiello della corona dell’esposizione é “L’orazione dell’Orto”, unico quadro originale presente nel museo, concesso in prestito al Museo da una collezione privata e collocato alla fine del percorso espositivo in una sala che si apre sul paesaggio del polesine.
OlivieriOffice é stato affiancato nel progetto dalla societá lABnormal Srl che si é occupata dello sviluppo dei contenuti multimediali e Michele Danieli storico esperto del pittore Benvenuto Tisi.
Il museo é stato realizzato nell’edificio, recuperato e restaurato, che la tradizione indica come la casa natale del pittore e si sviluppa in dieci stanze divise sui due piani. È stata prevista la suddivisione cronologica di 8 sale, quattro per piano, e ciascuna di esse in 4 ambiti di approfondimento, che garantiscono al visitatore una grande autonomia e libertá di fruizione, permettendogli di creare un percorso personalizzato includendo gli ambiti che più lo interessano. Due ulteriori sale completano l’allestimento: l’entrata, con un piccolo bookshop, e una sala multifuzionale al piano primo.
Un nuovo rivestimento uniforme e continuo delle pareti permette un rapido cambio di configurazione, moltiplicando le possibilitá di utilizzo degli spazi a seconda delle necessitá, ottenendo cosí un edificio polifunzionale che potrá ospitare congressi, esposizioni temporanee classiche ed eventi.
Il progetto parte dalla convinzione che questo Museo debba e possa inserirsi a pieno titolo nel circuito turistico-museale che ingloba la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, la Villa Palladiana di Fratta e Palazzo Roverella di Rovigo. Il Museo avrá un doppia valenza, quella di stimolo per un’attrazione turistica di qualitá, nonché spazio a servizio della cittadinanza e associazioni, uno spazio versatile, di aggregazione e di consenso.
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