27/12/2016 - Il progetto di CN10Architetti per lo Spazio Greppi si inserisce in una visione generale di recupero e valorizzazione dei luoghi centrali della Città di Dalmine (BG).
I locali interessati dal progetto occupano parte del piano terra dell’ex palazzo Camozzi, uno degli edifici interessati dal ridisegno urbano e architettonico operato da Giovanni Greppi nel corso degli anni Trenta che porta alla realizzazione di una serie di importanti edifici pubblici tra cui la Casa comunale, la Casa del Fascio, il Dopolavoro aziendale, la mensa e la Cooperativa di consumo.
Strategicamente ben disposti rispetto alle attività pubbliche e commerciali, i nuovi locali dello “Spazio Greppi” sono facilmente collegabili sia con l’attuale biblioteca sia con le aree esterne di Piazza Caduti 6.7.44, garantendo un uso polivalente per l’attività di associazioni che operano sul territorio e in particolare l’utilizzo per mostre ed esposizioni temporanee. Nei nuovi spazi troverà anche sede il "Centro di promozione del volontariato" attivato in collaborazione con la Consulta e le associazioni locali.
Gli interventi realizzati hanno riguardato unicamente l’interno senza compromettere la lettura tipologica e materiale del fabbricato preesistente. Nella riorganizzazione interna il baricentro distributivo si è spostato al centro dell’impianto con la formazione di un nuovo atrio d’ingresso collegato direttamente alla piazza.
L’atrio è caratterizzato da una parete colorata di giallo con una grande apertura circolare che definisce la gerarchia tra le parti e lascia intravedere la profondità dell’ambiente destinato ad esposizioni ed eventi. La parete bucata dal cerchio diviene elemento qualificante e rappresenta un rimando diretto a Greppi e al disegno delle sue architetture per Dalmine.
Lo spazio principale, a destra dell’atrio, è stato pensato e attrezzato per ospitare esposizioni, conferenze, incontri e ricreazioni. Sul fondo della sala una parete, in continuità con il disegno avvolgente e sinuoso delle pareti perimetrali, cela la nuova scala di collegamento con il piano rialzato della Biblioteca.? Mentre a sinistra dell’atrio un disimpegno porta ai servizi e ad un altro locale di circa 20 mq con accesso indipendente. Quest’ultimo spazio è destinato ad accogliere funzioni operative e di supporto allo alle attività principali (sala riunioni, sede associazione, etc..).
L’immagine interna è molto sobria. Lo spazio è neutro, atto ad accogliere esposizioni di differente natura, materialità e carattere. Esso si struttura in modo fluido accompagnato da un attento uso del colore: il bianco delle nuove contropareti in gesso, il nero del soffitto e degli impianti, il grigio del pavimento in cemento levigato e il giallo limone della parete d’ingresso.
La distribuzione e il controllo della luce negli spazi è risolta tenendo conto dei possibili scenari di utilizzo: la luce artificiale è distribuita grazie a due grandi anelli in ferro di forma rettangolare sospesi negli ambienti. Su di essi, oltre ai corpi illuminanti a led orientabili sono montate le luci di emergenza e il sistema di sicurezza. I due anelli garantiranno nel tempo la massima flessibilità all’implementazione tecnica della sala in relazione alle esigenze. Per controllare la luce naturale tutte le finestre sono munite di un doppio sistema di tende tecniche che in base alle necessità consentiranno di ottenere il grado di oscuramento più adeguato. Il caldo e il freddo è risolto con una distribuzione d’aria dal soffitto governata da una pompa di calore. Sistema veloce ed efficace rispetto all’uso e alle attività previste. Il ridisegno dello spazio interno si completa con la dotazione di armadiature su misura a filo muro nella parete di fondo dell’atrio e all’interno della sala riunioni.
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