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30/01/2017 - A Sarginesco, nei pressi di Mantova, sorge La Mainolda, una cascina dalle origini cinquecentesce, nata come residenza estiva di una famiglia cadetta dei Gonzaga, che la utilizzavano come fattoria e alloggio per mezzadri e allevatori.
Giulia Prandi e Luigi Botturi sono gli autori di un progetto di ristrutturazione ambizioso, rivolto alla conservazione dell’involucro edilizio sia dal punto di vista formale, materico e tipologico, sia dal punto di vista strutturale. L'intervento, infatti, ha subito riportato alla luce affreschi alle pareti e decori sui solai lignei, che hanno orientato la linea progettuale nella direzione della valorizzazione dell'esistente.
L’impianto planimetrico è stato interamente conservato. Il corpo verticale nella corte interna è stato rialzato ed utilizzato per portare i servizi a tutti i piani. La Corte ospita quattro alloggi: due al piano nobile e due in quello che in origine era il granaio.
Al piano terra è stata organizzata una sequenza di spazi: dalla cucina alle sale da pranzo, dall’antico bar di inizio novecento alle salette con il grande tavolo apparecchiato e le poltrone per il relax.
Per i bagni sono stati scelti pavimenti in cemento lisciato e lavandini in ferro realizzati su misura che giocano sulle tonalità del grigio e dell’antracite. Il ferro è uno dei materiali protagonisti dell'intervento. La suite ricavata nell’ex granaio ha un pavimento formato da lastre di ferro posate e poi fissate mediante punti di saldatura.
Nel cortile interno, munito di forno antico, è stato ricavato lo spazio destinato alle colazioni estive. Qui i tavoli sono sistemati sotto una pergola in ferro con tendaggi rimovibili. Struttura che si affianca al vecchio pergolato in coppi su cui si arrampica un glicine centenario. Da una porticina “sgangherata” in legno si accede alla camminata in riva al fosso dove nuotano le oche e le galline.
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