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10/02/2017 - E' stata assegnata la progettazione definitiva del porto Offshore di Venezia. La realizzazione dell'opera è stata affidata al gruppo italo-cinese 4C3 costituito dalle società 3TI PROGETTI ed e-Ambiente e guidato da China Communication Construction Company Group (CCCC), 5° General Contractor mondiale.
“Si tratta di un progetto di grande prestigio - commenta Alfredo Ingletti, Presidente della 3TI PROGETTI - considerando che riguarderà il più grande terminal plurimodale offshore del mondo, un’opera che restituirà a Venezia un ruolo primario nel Mediterraneo. Grazie alla nuova piattaforma d’altura che sorgerà al largo di Malamocco (a 8 miglia dalla costa) e al primo terminal container che sorgerà in area Montesyndial a Porto Marghera, Venezia si proporrà come punto di riferimento per il sistema navale e logistico del traffico merci globale”.
La nuova infrastruttura restituirà a Venezia un ruolo primario nel Mediterraneo, favorendo i collegamenti con i mercati dell’Estremo Oriente.
“Essere partner di CCCC, che ha realizzato otto dei dieci porti più grandi del mondo – aggiunge Ingletti – è per 3TI PROGETTI motivo di grande gratificazione e premia la capacità dell’azienda di fornire in Italia, e ovunque nel mondo, e per qualsiasi tipo di cliente, l’eccellenza dell’ingegneria e della progettualità italiana”.
Posizionata a 8 miglia al largo dalla costa, dove i fondali hanno una profondità di almeno 20 metri, la piattaforma Offshore si compone di una diga foranea lunga 4.2 chilometri che ospiterà un terminal petrolifero e un terminal container in grado di accogliere contemporaneamente tre navi portacontainer di ultima generazione.
Lungo la banchina che ha uno sviluppo modulare troverà posto un sistema ad alta automazione capace di garantire performance di imbarco/sbarco pari a quelle dei migliori terminal mondiali.
“Si tratta di un’opera di proporzioni imponenti, unica nel bacino del Mediterraneo – conclude Ingletti – ma che risponde a precisi requisiti e prescrizioni dettati dalle Autorità competenti soprattutto per quanto riguarda la salvaguardia, il rispetto e la tutela del patrimonio ambientale della Laguna di Venezia”.
Opera strategica per la crescita di Venezia, dell’Italia e dell’Europa, il progetto darà vita ad una “macchina portuale” fortemente innovativa, in grado di soddisfare i requisiti di mercato di accessibilità nautica e spazi operativi portuali.
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