21/03/2017 - È stato il progetto di Iotti + Pavarani Architetti a risultare vincitore della gara di progettazione a inviti per il recupero della ex sede ACI di Reggio Emilia e del suo comparto.
L’intervento coinvolge una porzione del tessuto storico della città, ricca di memorie e di preesistenze, legata alla vicinanza e all’influenza della Chiesa e del Palazzo di San Francesco. Qui, affacciato su via Angelo Secchi e sul piazzale posteriore adibito a parcheggio di proprietà dell’ente, si trova l’edificio realizzato nel 1973 dall’architetto Gianni Boeri per l’originaria sede dell’Automobile Club.
La gara prevedeva il recupero funzionale e tecnico di questo immobile, la realizzazione di un nuovo edificio in continuità (in sostituzione di due fabbricati da demolire) e la riqualificazione del piazzale.
Un'importante opportunità di rinnovamento urbano che gli architetti Paolo Iotti e Marco Pavarani hanno immaginato come un intervento organico e unitario, capace di coinvolgere l’intera area insistendo sulla valorizzazione degli spazi aperti.
Il nuovo fabbricato e quello oggetto del recupero, destinati ad ospitare nuovi spazi per il lavoro e il commercio, sono caratterizzati da un’elevata efficienza energetica e da ambienti di lavoro innovativi, tali da garantire le migliori condizioni ambientali e di comfort per i suoi occupanti e fruitori.
Il nuovo edificio, integrazione del fabbricato Boeri e della nuova edificazione di testata, costituisce la “cerniera” di snodo di tale sistema urbano, capace di proporre un’immagine sobria, ma seducente del nuovo corpo edificato, visivamente coerente con la presenza forte del retro di palazzo San Francesco e dell’abside della Chiesa, ma capace anche di una sinergia con la struttura metallica esibita e leggera della ex sede aci, attraverso il ricorso a marcapiani orizzontali che generano una continuità e una armonia dell'intervento.
La ricerca di qualità si estende agli spazi esterni. Il nuovo intervento dà luogo a un più aperto e articolato sistema di flussi pedonali e incentiva la fruizione degli spazi che si aprono verso il piazzale, dove l’intervento progettuale si compie attraverso la realizzazione di una “corona verde” che reinterpreta l’antica configurazione dello spazio oggi adibito a parcheggio.
“Già nelle mappe e nelle raffigurazioni storiche risalenti al XV secolo - osservano gli architetti Paolo Iotti e Marco Pavarani - lo spazio retrostante la chiesa e il palazzo è progressivamente occupato da orti e spazi aperti. Proprio la suggestione di un’importante area centrale a verde ci ha suggerito di insistere sul rinnovamento dell’immagine dell’attuale parcheggio, pur confermandone usi e funzionalità, così da riconfigurare uno spazio che possa nuovamente presentarsi come i giardini di San Francesco.”
La realizzazione dell’intervento è prevista per il 2018.
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