Mirko Franzoso
09/03/2017 - Sono stati premiati a Pordenone i vincitori del concorso di idee Abitare Sostenibile, bandito dall'Agenzia per l’Energia del Friuli Venezia Giulia.
Il concorso ha riguardato un intervento di edilizia sociale ad altissima efficienza energetica e a basso costo, nell’area denominata “Budoia-Santa Lucia_stazione”, con una particolare attenzione alle opportunità di riqualificazione territoriale e urbana attraverso il nuovo insediamento edilizio. Parole chiave del concorso sono state Costruire sostenibile (PASSIVHAUS), Abitare sociale (COHOUSING) e Comunità di lavoro (COWORKING).
I migliori progetti ad interpretare il bando sono stati:
1° classificato ex aequo: Mirko Franzoso (ha collaborato: Federica Modena) – prov. TN
1° classificato ex aequo: Luca Del Fabbro Machado (capogruppo), Valentina Crupi, Oscar Meneghini, Pierangelo Virgolini e Paola Cigalotto (hanno collaborato: Alberto De Luca, Gianpiero Jurig) – prov. UD
3° classificato: Marzia Camboni (capogruppo) e Marco Fabi (ha collaborato: Carla Camboni) – prov. PU
Segnalato: Mauro Scalabrino (capogruppo), Antonio Scalabrino e Domenico Raspone (hanno collaborato: Stefano Scalabrino, Carmine Pirone) – prov. CB.
Il progetto di Mirko Franzoso, dal punto di vista formale, tiene conto del carattere tipologico e architettonico della zona più antica di Budoia e si sviluppa a partire dalla rilettura del centro storico con i tradizionali edifici a due falde stretti e lunghi posti a cortina lungo la strada.
La continuità tra i volumi edilizi, la semplicità formale e il loro adattarsi all’andamento del terreno vengono presi come punti cardine per ottenere la stessa atmosfera di appartenenza, di familiarità e di autenticità che si percepisce camminando per le vie antiche del paese. Un’architettura, quindi, fortemente legata al contesto e ai sui elementi peculiari, capace di richiamare quella convivenza sociale tipica dei borghi antichi, quella prossimità di cose e persone che oggi si è persa.
L’elemento unificatore che nel tessuto urbano antico era rappresentato dalla strada nel nuovo quartiere è costituito dallo spazio verde del parco che, valorizzando e potenziando la vegetazione .
Il progetto del gruppo di Luca Del Fabbro Machado propone un “paesaggio urbano che ospita molteplici attività, stabili e temporanee, che offre servizi e attira al suo interno abitanti contermini e fruitori, costruendo una diversa ipotesi di insediamento consapevole delle responsabilità nei confronti dell’ambiente.
Il paesaggio proposto è un prolungamento delle fasce alternate di prati e alberi che scendono dai colli della Pedemontana affiancando l’area progetto e reinterpreta in chiave collettiva l’idea di “orti abitati” che connota le parti più antiche delle frazioni. Elemento chiave e trama strutturale dell’insediamento è lo spazio a elevata pedonalità centrale con una sequenza di spazi pubblici volta a favorire attività diverse, relazioni e flessibilità d’uso. Una nuova ecologia dell’abitare si riflette in spazi di condivisione “a differenti scale” e in un ambiente di naturalità diffusa entro il quale si inseriscono le passiv haus e gli spazi per la gestione delle acque. L’insediamento è conforme agli indici del Piano regolatore e ai parametri di CasaClima habitat.
L’insediamento passiv è una parte di città complessa e un fattore economico di attrazione a vantaggio dei residenti e di tutto il territorio che lavora su due temi: il cicloturismo sportivo e il cibo.
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