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© Irene Giunta
09/03/2017 - Si è conclusa la seconda giornata dei Talk di Architettura e Luce. Ospite d’eccezione di oggi l’arch. Cino Zucchi che ha affascinato la ricca platea con il suo intervento “Luce e materia: l’architettura come amplificatore meteorologico”.
L’architettura odierna affronta con mezzi contemporanei temi molto “antichi”, inventando ogni giorno nuove combinazioni tra forme, materiali e luce. Se certamente la prima età moderna aveva una sorta di infatuazione per le potenzialità architettoniche della luce artificiale, capace di trasformare gli edifici in grandi lanterne che configurano il nuovo paesaggio della metropoli notturna, esiste oggi una rinnovata attenzione al tema della luce naturale e delle sue risorse inesauste.
Il suo è stato un viaggio “tra arti e mestieri” che ha spaziato dalla pittura alla scultura, dalla musica all’archeologia per approdare all’Architettura.
Un excursus che ha abbracciato architetture “classiche” come il Pantheon, da lui definita “macchina ottica che sceglie la luce zenitale”, neoclassiche come il Cenotafio di Newton, celebre progetto dai connotati utopici dell’architetto e teorico dell'architettura francese Étienne-Louis Boullée, moderne come quelle di Le Corbusier o Louis Kahn, contemporanee come l’Institute du Monde Arabe o il Louvre Abu Dhabi (di imminente apertura) di Jean Nouvel e le Terme di Vals di Peter Zumthor.
Fra le architetture da lui progettate e citate durante il Talk, vi sono il Centro Direzionale Lavazza che aprirà a breve a Torino, il nuovo magazzino automatico Pedrali, inaugurato a settembre scorso a Mornico al Serio, l’edificio per uffici U15 A Milano, il Salewa Headquarters a Bolzano, il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino…e tanti altri ancora.
Plotino prima e Sant’Agostino poi hanno ragionato in astratto sul rapporto tra bellezza e luce; ma un architetto sa che la luce è forse uno degli strumenti più potenti nelle sue mani per definire lo spazio e per far risplendere la peculiare bellezza dell’architettura, arte dello spazio abitato.
“Il privilegio unico dell'architettura tra tutte le arti, ch'essa costruisca dimore, chiese o navigli, non è d'assumere un vuoto comodo e di circondarlo di garanzie, ma di costruire un mondo interno che misura lo spazio e la luce secondo le leggi d'una geometria, d'una meccanica e d'un'ottica che di necessità rimangono incluse nell'ordine naturale, ma su cui la natura non ha presa.”
(Henri Focillon, Vie des formes, 1934)
Domani l'appuntamento sarà con Alfonso Femia dello studio 5+1AA con il Talk dal titolo "Luce e cielo, materia e forma che dialoga con il luogo, con il tempo", alle ore 11.00 presso lo Spazio VELUX al MADEexpo (Pad. 4 - Stand A23-C28, Fiera Milano Rho).
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© Irene Giunta © Roberta Dragone Cino Zucchi nel suo studio Centro Direzionale Lavazza - © Cino Zucchi Centro Direzionale Lavazza - © Cino Zucchi © Roberta Dragone Cino Zucchi durante la revisione delle Tesi del corso di Progettazione e Innovazione Tecnologica del Politecnico di Milano - © Irene Giunta Cino Zucchi durante la revisione delle Tesi del corso di Progettazione e Innovazione Tecnologica del Politecnico di Milano - © Irene Giunta Cino Zucchi durante la revisione delle Tesi del corso di Progettazione e Innovazione Tecnologica del Politecnico di Milano - © Irene Giunta Cino Zucchi durante la revisione delle Tesi del corso di Progettazione e Innovazione Tecnologica del Politecnico di Milano - © Irene Giunta
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