01/06/2017 - Giocano con le forme, le dimensioni e le consistenze regalandoci un nuovo punto di vista sul quotidiano, le tre coloratissime novità che MEMEDESIGNha presentato in esclusiva al Salone del Mobile 2017. Si tratta di Balloon, Etta e Way, sintesi di funzionalità e ironia, memoria e innovazione. Complementi d'arredo originali e dal design insolito, le novità firmate da Luciano Trevisiol (Balloon) e da Gianmarco Codato (Etta, Way), vanno ad arricchire la collezione pensata da MEMEDESIGN per la casa e il contract.
Balloon nasce con l'intento dichiarato di divertire. La sua natura è indefinibile, inafferrabile, come quella delle bolle di sapone al cui naturale movimento verso l'alto si ispira: un po' appendiabiti, un po' specchio, un po' porta-asciugamani, si trova a proprio agio in ogni ambiente, domestico o contract, dall'hotel all'appartamento di città. Con Balloon, Luciano Trevisiol è riuscito a dare forma alla leggerezza, sfruttando la funzionalità e l'estetica dell'acciaio, per dar vita a una serie di possibili soluzioni che variano per dimensione ed elementi componitivi, in un vero e proprio gioco di forme e colori.
Originalissimo porta biciclette da terra o da parete, Etta richiama le linee familiari delle classiche graffette colorate. E in effetti è proprio questo semplice oggetto, amplificato nelle dimensioni e con un 'braccio' aperto per bloccare la ruota, ad aver ispirato il bike stand in tondino curvato disegnato da Gianmarco Codato. Da oggetto di quotidiana utilità a protagonista del vivere contemporaneo, Etta è la soluzione ideale per chi è solito tenere la bicicletta all'ingresso di casa, o addirittura nello spazio living — come spesso avviene nei piccoli appartamenti delle grandi città — dove, grazie anche alla varietà di colori disponibili, diventa un perfetto oggetto d'arredo.
Disegnato da Gianmarco Codato WAY è un tavolino in lamiera dalle linee essenziali e all'apparenza familiari. A caratterizzarlo è il piano d'appoggio che, pur richiamando la perfezione formale del cerchio, ne spezza la continuità con un taglio netto tracciato lungo l'ideale linea d'intersezione di due cerchi parzialmente sovrapposti. La rinuncia a una porzione di superficie utile ne amplifica, infatti, le potenzialità. Il modulo base si ripete uguale a se stesso, prestandosi a svariate combinazioni: il singolo tavolino può cosi essere accostato al muro, per recuperare spazio, oppure accoppiato a un proprio omologo per ottenere un ampio piano d'appoggio dalle linee curve senza soluzione di continuità.
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