13/06/2017 - E’ stato inaugurato ufficialmente il 7 giugno scorso a Lipomo (CO) il nuovo stabilimento di Caffè Milani, progettato dallo Studio Castiglioni & Nardi. La storia del complesso industriale fa pensare più a quella di un aggregato urbano che a quella di un ordinario complesso industriale. Un borgo medioevale in cui i corpi di fabbrica si sono aggregati secondo necessità di forme e funzioni.
Un "paese" che include percorsi, slarghi, ballatoi sia all'aperto sia al chiuso, a cui si sommano altre citazioni medioevali: emergenze turrite e confine murario perimetrale.
Un processo progettuale che ha corrisposto rigorosamente agli obiettivi funzionali industriali e di cui la morfologica architettonica vuole “solo” essere una coerente espressione figurativa. Un’immagine in cui si ricompongono, ammodernati e funzionalmente efficientati, cinquant’anni di sviluppo edilizio industriale di Caffè Milani.
Il fabbricato originario, risalente al 1968, comprende gli uffici, le “torri” per lo stoccaggio del caffè verde e tostato, la tostatura e il confezionamento; la buona qualità dei manufatti esistenti ne ha permesso la riconferma e l’innalzamento delle due “torri” per ospitare sulla sommità nuove tecnologie produttive.
Il fondamentale ampliamento dell’insediamento produttivo per il nuovo magazzino per il prodotto finito e i materiali sussidiari, per i nuovi reparti di confezionamento e per l’area attrezzata per la logistica (ricevimento e spedizione) è stato realizzato grazie alla inclusione di un’area confinante occupata dai fabbricati della ex Tipografia Editrice Cesare Nani che sono stati completamente demoliti.
La morfologia dell’area (irregolare a livello planimetrico e altimetrico e caratterizzata da repentine variazioni di pendenza) ha prodotto articolati incastri dei diversi volumi funzionali, pur preservando adeguati spazi di circolazione perimetrale e confermando entrambi gli accessi all’area unificata.
Ai due corpi principali si aggiunge un volume con pianta a quarto di cerchio di due piani che ospita le centrali tecniche e il “pellicolatore” che compatta la pellicola che protegge il chicco verde del caffè distaccatasi in fase di tostatura.
Un ulteriore fabbricato, di quattro livelli e interamente vetrato, è dedicato alla comunicazione della storia e dell’anima del caffè; in esso si trovano: l’“Esposizione Caffè Milani”, una serra ornamentale per la coltura e la conoscenza della pianta del caffè nonché, a piano terra, per formare sull’arte del trattamento del caffè, una tecnologica e attrezzata sala corsi a forma di anfiteatro.
I nuovi corpi di fabbrica sono stati realizzati utilizzando strutture metalliche leggere e flessibili, tipologia particolarmente adatta sia alle complesse esigenze impiantistiche e distributive di un moderno insediamento produttivo con relative attività di servizio sia alle esigenze espressive e di comunicazione degli spazi dedicati alla cultura del caffè.
L’impianto si insedia su un’area che dalla strada statale tra Como e Lecco discende verso la valle di Como e dell’omonimo lago. La sinuosità dei tetti dell’insediamento accompagna lo scenario delle Prealpi e delle Alpi lombarde che emerge sopra gli stessi.
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