Dimensione testo  |
|
06/07/2017 - Annunciato lo scorso febbraio dalla galleria londinese e disegnato dall’architetto africano Diébédo Francis Kéré, il Serpentine Pavilion 2017 ha aperto i battenti lo scorso 23 giugno.
Il progetto si configura come un’ampia tettoia sostenuta da una struttura centrale in acciaio, un imponente albero che funge da punto di aggregazione ispirato alle tradizioni e ai riferimenti culturali della città d’origine dell'architetto, Gando.
"Nel Bukina Faso l’albero riveste un ruolo di primo punto: è il luogo dove le persone si riuniscono e dove vengono svolte le attività quotidiane, all'ombra dei suoi rami", spiega il progettista.
Come da tradizione, il Serpentine Pavilion funge da caffetteria e da teatro per le performance del ciclo Park Nights che animano il programma estivo della galleria. A questo scopo la struttura ideata da Keré di sera si trasforma in una grande lanterna illuminata.
Dotato di quattro punti d’accesso distinti che convergono in un cortile a cielo aperto, la configurazione aperta del padiglione lascia i visitatori in contatto costante con la natura del parco, i quali possono sedersi e ripararsi durante le giornate più calde. E in caso di pioggia la struttura è pensata per consentire il normale deflusso dell'acqua.
Nato nel 1965 a Gando nel Burkina Faso, Kéré, dopo gli studi alla Technische Universität di Berlino, dal 2005 guida lo studio di architettura Keré Architecture con sede nella capitale tedesca, e nel corso della sua carriera ha lavorato principalmente nei paesi africani e in via di sviluppo, dove l’architettura si traduce nella risposta immediata alle necessità primarie e alle emergenze sociali.
|
Consiglia questa notizia ai tuoi amici
|
|