25/08/2017 - Il progetto della nuova sede di Italiana Costruzioni a Roma di Westway Architects ha ricevuto, lo scorso 14 luglio, una menzione speciale nella categoria "Restauro e Riqualificazione Architettonica" del Premio romArchitettura6.
Istituito 30 anni fa per la valorizzazione dell'architettura contemporanea nel Lazio, alla sua sesta edizione, il premio, è promosso dall’IN/ARCH Lazio, dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Roma e provincia – OARPPC e dall’Associazione Costruttori Edili di Roma e provincia – ANCE Roma-ACER.
La menzione, assegnata ai 3 soggetti coinvolti nell'opera (i progettisti, l'impresa costruttrice e il committente), premia un esemplare intervento di restauro e di riqualificazione architettonica di un manufatto esistente; di fatto, un villino dei primi del ‘900, in Via dei Villini, nello storico quartiere Nomentano, è stato trasformato in un edificio contemporaneo di carattere, sede di un'importante società di costruzioni, che accoglie e svela la storia passata trasportandola nel linguaggio dell’architettura contemporanea.
L'intervento degli architetti Luca Aureggi e Maurizio Condoluci, svolto in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, ha assorbito e assecondato, nella sua spazialità, i tracciati storici ritrovati con l’intento di preservare, integro, il cuore della domus romana, ritrovata durante gli scavi.
Il manufatto storico e archeologico è stato valorizzato, reso visibile ed integrato nel progetto con l’aiuto di varie tecnologie: l’illuminotecnica, che esalta i colori storici; le porzioni di pavimento vetrato, che lasciano intravedere le antiche fondazioni della domus; il lucernario, con le travi in vetro, che illumina il compluvium. Tutto è stato pensato mettendo in relazione il visitatore e i reperti storici, in una sorta di viaggio nel tempo.
Elemento chiave del progetto è la luce: gli architetti usano la luminosità naturale come primaria forma di restauro e progettano con essa tutti gli spazi interni. La luce penetra in profondità all’interno dell’edificio e di notte, la fluidità della percezione creata è resa ancor più evidente con l’uso della luce artificiale.
|