06/10/2017 - E' in mostra nello spazio milanese di cc-tapis fino al prossimo 27 ottobre il percorso espositivo CHROMOPHOBIA a cura dell’architetto Aldo Parisotto e in collaborazione con le gallerie d’arte Studio La Città, Galleria de Foscherari e Galleria Africa Curio. La mostra nasce dal dialogo e dalla contaminazione tra architettura, arte e design, declinando il tema della monocromaticità in tre ambienti - bianco, nero e rosso - dove si alternano accostamenti e contrapposizioni tra i manufatti di design tessile disegnati da Faye Toogood, Daniele Lora e Parisotto+Formenton realizzati con metodi artigianali da cc-tapis, esemplari di arte tribale del Gabon centrale e una selezione di opere di Herbert Hamak, David Simpson, Luigi Carboni, Claudio Parmeggiani, Marcello Jori, Arthur Duff e Mats Bergquist. Le opere d’arte sono state concesse in prestito dalle gallerie citate, esclusivamente per questa installazione.
Chromophobia si sviluppa all’interno dello spazio cc-tapis, una scatola architettonica neutrale, caratterizzata dal rigore nell’utilizzo di materiali e texture. Lontano dal concetto di “white cube”, lo spazio è frutto di una continua contaminazione di richiami classici e mondo post-industriale: archi, volte a botte, soffitti a cassettoni e velluti sono in continuo dialogo con lamiere, vetri, cementi grezzi ed elementi tecnici.
Il titolo del percorso è una citazione del volume di David Batchelor, Chromophobia ed. italiana 2001 – Paravia Bruno Mondadori Editore – trad. Michele Sampaolo di cui si riporta qui di seguito un passaggio utile ad introdurre il concept su cui è costruita l’esposizione.
"Silenzio. Il silenzio che il colore può provocare è un segno del suo potere e della sua autonomia. Il silenzio è il modo in cui esprimiamo il nostro rispetto per quello che ci emoziona al di là del linguaggio. “Su ciò di cui non si può parlare bisogna tacere” diceva Wittgestein, il quale pure vedeva nel colore i limiti esterni del linguaggio. Il silenzio è detto dal corpo, attraverso i nostri gesti e le nostre posture" David Batchelor, Chromophobia 2000 – Ed. Foci
La scelta del monocromo, il silenzio del colore inteso come accostamento polifonico di cromie diverse, è un approccio preciso di poetica progettuale. La declinazione verticale di una singola cromia è la sintassi del progetto che vuol lasciare parlare la bellezza dei volumi, delle superfici espressive della materia e della luce.
Il tono cromatico unico, dominante nei singoli ambienti, incontra materiali differenti – filati, legno resina, tela, carta - e crea effetti inediti di monocromatismopolimaterico,proponendo un percorso basato sul contrasto e la contaminazione che è parte fondamentale dell’approccio estetico e della poetica progettuale del curatore.
In tre spazi monocromatici, in totale assenza di decoro, dialogano le opere degli artisti citati e gli esemplari d’arte da West Africa generando inediti contrasti e inaspettate giustapposizioni con i manufatti di design tessile di cc-tapis. Superfici ruvide o perfette, texture grezze o morbide giocano con la luce e il colore, dando vita a suggestivi effetti visivi e tattili. Le opere monocrome esposte generano fusioni o contrasti, attraverso la vibrazione luminosa e mostrano tutte le varianti di un unico colore.
Il concept espositivo, che indaga differenti approcci estetici e materici, nasce dalla collaborazione instaurata da tempo tra cc-tapis e Parisotto+Formenton Architetti, già designer di una collezione di tappeti monocromatici.
CHROMOPHOBIA
A cura di Aldo Parisotto, P+F Architetti, in collaborazione con Studio la Città, Verona, Galleria de Foscherari, Bologna, Marignana Arte, Venezia e Galleria Africa Curio, Milano.
Spazio cc-tapis - Piazza Santo Stefano, 10 Milano
Apertura al pubblico 6 - 27 ottobre 2017 10.00 - 18.00
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