30/10/2017 - Sul lungomare di Copenaghen, dove fino a poco tempo fa c'era il celeberrimo ristorante Noma, uno tra i migliori al mondo, nasce Barr, locale sapientemente rinnovato per opera di Snøhetta, che ha mixato vecchio e nuovo per dare al ristorante un'aria più fresca e informale, pur rispettandone l'identità e lo stile nordici.
Il nome del ristorante – che in norvegese antico significa “orzo” – richiama il fascino dello chef Thorsten Schmidt e della cultura legata ai cibi e alle bevande della regione. Il progetto si ispira al concetto di gestalt, cioè un insieme organizzato che trascende le parti più piccole da cui è costruito.
Gli interni puntano sui contrasti: il pavimento in rovere caldo che incontra la texture ruvida delle pareti in pietra, e sul soffitto le vecchie travi a vista originali alternate a nuove tavole di legno scolpite, da cui affiorano dettagli in ottone che imprigionano la luce. Produzione artigianale e meccanica coesistono per dare all'ambiente un carattere audace e sofisticato, rustico e contemporaneo insieme.
Il massiccio bancone in legno scolpito si estende da una stanza all’altra, collegandole. Il soffitto è composto dalle travi a vista originali alternate a quelle nuove, incastonate con dettagli in ottone dalle piccolissime luci a spot. I materiali grezzi come legno, pelle e lana evocano l’influenza nordica del ristorante.
Per gli ospiti questo significa potersi sentire a casa, assaporando un'esperienza in una cornice casual e conviviale.
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