Photography: Nicolas Cardin Photographies
29/11/2017 - Un binomio sempre più inscindibile, quello tra tecnologia e arte, come nel caso dell’ambizioso progetto illuminotecnico di LINEA LIGHT GROUP realizzato per il Musée des Arts décoratifs di Parigi, curato dal lighting designer Emmanuel Clair dello studio Light Cibles e rivolto all’illuminazione delle ali Medioevale e Rinascimentale del museo. Collocato all’interno del Palazzo del Louvre, il museo dedicato alle Arti Decorative è il sesto più visitato di Francia e tra i più importanti al mondo.
Fondato nel XIX secolo, ospita migliaia di oggetti ed opere di collezionisti, offrendo un panorama completo delle arti decorative, dal Medioevo al XXI secolo, spaziando dai giocattoli ai gioielli, dalle ceramiche ai mobili. Di notevole interesse la sezione dedicata al Medioevo e al Rinascimento, ricca di notevoli pale d’altare, oggetti di vita quotidiana, vetrate del XVI secolo, dipinti religiosi e stupendi arazzi esposti a rotazione.
L’intervento di riqualificazione illuminotecnica doveva rispondere a precise richieste della committenza, con il principale obiettivo di riscoprire ed esaltare il colore originale delle opere esposte, adottando le moderne tecnologie illuminanti in piena sintonia con lo spazio museale.
Soluzioni in grado di coinvolgere l’intera esperienza visiva dello spettatore, ma con particolare attenzione alla specificità di ogni singola opera e alle caratteristiche dell’ambiente: illuminare oggetti di intento decorativo, di varia natura e diverse dimensioni e finiture, all’interno di un unico ambiente che necessita esso stesso di luce adatta per la fruizione da parte del visitatore, ha rappresentato la sfida più grande ed affascinante. La necessità di adattarsi ad impianti preesistenti ha richiesto la progettazione di soluzioni personalizzate senza apportare sostituzioni, grazie ad apparecchiature ottimizzate per adeguarsi alle esigenze di natura pratica.
Soluzioni volte ad enfatizzare l’aspetto spirituale del colore nell’opera secondo la sensibilità espressiva dell’artista stesso, riscoprendo il significato artistico nelle cromie originarie, con l’adozione di tecnologie all’avanguardia dalle elevate prestazioni. Come i nuovi diodi Ultra HD inseriti nel prodotto Iris_T, soluzione di punta nel progetto: sviluppati in collaborazione con CREE sono in grado di recuperare tutte le gamme cromatiche con una fedeltà di riproduzione dei colori praticamente pari a quella garantita dalla fonte luminosa naturale per eccellenza, il Sole. Nelle varie stanze è stato installato Iris_T con ottica regolabile che, insieme a Vektor dotato di sagomatore, crea una luce soffusa e teatrale concentrando il fascio di luce solo dove necessario, sfumando man mano verso i bordi e le cornici delle opere: in questo modo i quadri sembrano risplendere emergendo dalle pareti in ombra.
Le grandi vetrine che ospitano ceramiche, oggetti in vetro e statuette sono state illuminate con Reika: il profilo lineare con ottica asimmetrica illumina i manufatti posti sui ripiani senza abbagliare l’osservatore, opportunamente dimmerato per garantire una luce adeguata in base alla dimensione della vetrina.
Xenia è stata applicata in una speciale sezione dedicata ad alcune vetrate decorative posizionate di fronte alle finestre della stanza: al tramonto la luce di Xenia prende il posto di quella solare illuminando le vetrate colorate durante le ore serali.
I vecchi dispositivi alogeni sono stati rimpiazzati dalle tecnologie LED, le quali hanno contribuito a ridurre il consumo eccessivo per la fondamentale operazione di energy saving.
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