06/11/2017 - Nel cuore di uno dei quartieri della nuova movida milanese, all’angolo tra viale Vittorio Veneto e via Manunzio, nasce il secondo DRYMilano con una “doppia anima” diurna e serale. L’intero progetto architettonico è stato curato dallo studio VUDAFIERI-SAVERINO Partners, che ha reinterpretato in chiave moderna lo stile dell’epoca a cui risale l’edificio che ospita il ristorante.
Il progetto valorizza la duplice esposizione della location e la luce delle tredici vetrine che caratterizzano le facciate. Il nuovo DRY si affaccia sulla Casa della Fontana, uno dei più iconici edifici della Milano degli anni Trenta, sul giardino di via Palestro e, con un dehors, sui Bastioni.
Gli interni colpiscono, innanzitutto, per le loro dimensioni. La divisone degli spazi ricorda quella del locale gemello di via Solferino. L’ingresso è occupato da un’imponente cocktail station dove è prevista la mise en place (novità assoluta a Milano), organizzata in tre atolli e circondata dai tavoli comuni. La seconda sala, invece, è dedicata al ristorante-pizzeria.
Il decor mixa gli elementi d’epoca dello stile dell’edificio che lo ospita (un’antica azienda di distribuzione di giornali fondata all’inizio del Novecento), con altri più moderni, per un layout decisamente più audace e contemporaneo.
Il pavimento in legno si contrappone ai muri storici, lasciati in parte grezzi. Questo contrasto ne accentua l’aspetto da moderno loft ricavato da un ex-spazio industriale. L’ottone, l’elemento materico iconico di DryMilano, caratterizza la maggior parte delle finiture d’arredo come i grandi tavoli e le luci. I lampadari second life sono costruiti avvitando vecchi portalampade, con lampadine ad incandescenza di recupero o, ancora, attorcigliando ghirlande luminose da giardino attorno semplici barre. I separé DryMilano a tutta altezza, ottenuti sovrapponendo tavoli e pensili da cucina, delimitano gli spazi aperti rendendoli più intimi.
Extra Dry, il programma di video installazioni d’arte contemporanea curato da Paola Clerico/Case Chiuse, contribuisce a rafforzare l’atmosfera urban del locale e si apre alla città attraverso le proiezioni, su due delle vetrine, che saranno visibili anche all’esterno.
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