11/05/2018 - Il nuovo progetto di Cesar, design by Garcia Cumini, presentato in occasione dell'ultima edizione di Eurocucina, si caratterizza da una struttura composta da tre elementi ben distinti ma che dialogano tra loro: Williamsburg, The 50’s e Intarsio.
Una cucina i cui componenti vivono in perfetta sintonia, con una loro unicità e individualità, consentendo loro di vivere singolarmente senza privarsi delle funzioni primarie.
Williamsburg, un'area di lavoro centrale, un vero e proprio bancone operativo che funge da catalizzatore nella composizione. Un oggetto capace di accogliere chi ama lavorare in cucina ma, all’occorrenza, sa diventare anche tavolo dove gustare il cibo in un’atmosfera di convivialità. Per ottenere questo risultato era necessario uno spazio sotto al piano di lavoro, libero da ingombri ma che soddisfacesse le necessità operative di chi vive la cucina. L'ingegneria meccanica dei ponti moderni, che visivamente hanno due strutture portanti ai margini e un elemento orizzontale sospeso che le congiunge, è stata d’ispirazione: trasmette sicurezza e solidità mantenendo, tuttavia, la leggerezza delle linee. E’ stata l'idea del ponte a suggerire il design del bancone oltre a interpretare metaforicamente una visione di armonia e comunione all’interno delle case.
Il progetto si arricchisce con The 50's, una reinterpretazione attuale delle librerie degli anni Cinquanta. Un Sistema che, grazie alle sue caratteristiche e proporzioni, rappresenta un elemento funzionale della cucina nel quale possono essere inseriti diversi moduli che integrano: forni, porta bicchieri, porta bottiglie, aree di contenimento chiuse e a giorno. La sua specificità le consente di essere inserita anche nella zona dining e living, oltre che essere un possibile connettore tra queste aree. I montanti sono in alluminio con illuminazione al loro interno; la luce, permette di creare diverse atmosfere a seconda dell'intensità scelta esaltando inoltre la matericità della parete.
Terzo elemento del progetto: Intarsio. Sistema attraverso il quale si è voluta spezzare la geometria delle ante. Scomporle nella percezione delle dimensioni ma soprattutto nel senso delle venature del legno. Impreziosire ulteriormente un materiale già nobile reinterpretando una cucina dall'anima tradizionale, senza voltarsi al passato con nostalgia.
L'esperienza artigiana della lavorazione del legno ha permesso la realizzazione di effetti di apertura o continuità, anche dove non esistono le reali coincidenze delle ante. Il risultato è un'illusione ottica, in cui non si percepiscono le vere interruzioni ma solo il ritmo del disegno e del progetto creativo individuale.
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