22/05/2018 - Fino al 16 settembre il centro storico di Bruges, in Belgio, ospita La Triennale di Bruges 2018 e si trasforma in una emozionante “esplorazione del futuro”. Liquid City, il tema di questa edizione, propone Bruges come "Città liquida"; come l'acqua nei suoi numerosi canali, un flusso continuo di idee pervade la città.
Con l'espressione "Liquid Society", Zygmunt Bauman descrive la società contemporanea che vive in un'epoca liquida dove tutto è in continua evoluzione. Tutto è fluido e nulla è definito. Con questa metafora, il filosofo descrive il tempo in cui viviamo come un'epoca di passaggio. Vediamo antiche forme e pensieri fluire davanti a noi, in attesa di scoprire quali nuove sembianze assumeranno.
Anche seicento anni fa, la città di Bruges era un crogiolo di cambiamento; la Triennale richiama quel contesto medievale per mettere in luce le idee contemporanee, prive di una struttura rigida e dunque mutevoli e transitorie. Questa estrema variabilità ha anche aspetti positivi; gli artisti di questa edizione superano dubbi e incertezze e ci mostrano con entusiasmo che liquidità può anche essere sinonimo di apertura, rinnovamento, collaborazione e dialogo.
La Triennale di Bruges ha invitato 15 personalità internazionali, tra artisti e architetti, per stimolare una riflessione sul futuro. Molti hanno cercato ispirazione per le proprie opere nell'acqua che attraversa e cinge la città; in questo modo, l'elemento liquido per antonomasia, che in passato ha contribuito alla celebrità di Bruges nel mondo, diventa sinonimo di Liquid City | La Città Liquida.
Nel cuore della città sono stati allestiti quindici tra opere d'arte, installazioni e luoghi di aggregazione, che costituiscono un percorso di accoglienza che tende a convogliare i visitatori verso luoghi inaspettati. Perché è proprio questo uno degli obiettivi della Triennale di Bruges 2018: far incontrare le persone, esortarle a non limitarsi ad osservare le opere d'arte, ma a viverle, partecipando così in prima persona al processo creativo.
Renato Nicolodi, con la sua ACHERON I, un'installazione nell'acqua, suggerisce l'esistenza di un collegamento tra la nostra società contemporanea e il mondo degli inferi. Nella mitologia, infatti, Acheronte, che deriva dal termine greco achos, simboleggiava il "fiume del dolore". Il fiume mitologico rappresenta la transizione dalla vita alla morte, un viaggio che le anime compiono accompagnate da Caronte. Acheronte è anche un fiume che scorre, in parte sotto terra, nella regione nord-occidentale della Grecia; proprio questo fenomeno naturale può aver dato origine alla sua interpretazione mitologica. A Bruges, l'opera di Nicolodi materializza questo passaggio, un collegamento tra la vita e la morte. La superficie dell'acqua rappresenta il confine tra i due mondi. La scultura diventa così un porto, un varco, una porta, tra presente, passato e futuro.
The Floating Island ci propone un'esperienza unica sui canali, all'altezza del ponte Snaggaardbrug. Con quest'opera, lo studio di architettura coreano OBBA, desidera creare un nuovo spazio (di movimento) nel cuore della città di Bruges. Insieme all'atelier di architettura Dertien12, OBBA ha progettato una piattaforma galleggiante di oltre 100 metri quadri. L'installazione, accessibile al pubblico, è attorniata da isolette verdi. Si può così passeggiare piacevolmente lungo la sponda, o soffermarsi a godersi il paesaggio; reti elastiche, che fungono anche da parapetto, possono essere utilizzate come amache o panchine affacciate sull'acqua. Con questa installazione, OBBA supera i confini tra strade e canali. L'isola galleggiante spezza la sponda dritta e verticale con una morbida passerella galleggiante verso una via d'acqua praticabile.
Lanchals, l'opera di John Powers, trae spunto dalla storia e dal folklore di Bruges, in particolare dalla figura leggendaria di Pieter Lanchals, consigliere dell'arciduca Massimiliano I d'Asburgo; nel XV secolo, a seguito di aspre rivolte, molti amministratori della città, tra cui lo stesso Lanchals, vennero giustiziati. Leggenda vuole che, in reazione, l’arciduca condannò Bruges a mantenere per l'eternità nelle sue acque 52 colli lunghi, ovvero i cigni che, ancor oggi, ne sono il simbolo. Per quest’edizione della Triennale, Powers realizza, su una piazzetta affacciata sull'acqua, una scultura alta diversi metri a forma di collo di cigno che ricorda però, nel contempo, una colonna vertebrale o un tornado. Ogni singolo mattone nero che compone l'installazione e un modulo a sé stante, un elemento equipotente dell'insieme, in cui ciascun componente si poggia sull'altro e protende verso il cielo.
Nei pressi del Coupure, non si può fare a meno di notare il selgascano pavilion, l'installazione dello studio di architettura spagnolo selgascano arquitectos. La struttura organica, con pareti trasparenti rosa che riflettono splendide gradazioni cromatiche sull'acqua sulla quale si affacciano, rappresenta il luogo ideale per concedersi una pausa. Nonostante il canale sia ancor oggi navigabile e costituisca un collegamento tra il Ringvaart che circonda la città e il centro, raramente le sue chiuse vengono aperte a consentire il passaggio. Questo padiglione galleggiante rappresenta il luogo ideale dove adulti e bambini potranno fare un bagno rinfrescante o azzardare un tuffo nel canale.
MFS III - Minne Floating School è la versione più recente della scuola galleggiante progettata da Kunlé Adeyemi - NLÉ. L'opera costituisce il prototipo di una struttura che risponde alle nostre esigenze fisiche e sociali, alla luce delle sfide sempre crescenti imposte dai cambiamenti climatici. Non si tratta solo di un edificio mobile, in grado di adattarsi ai movimenti delle maree e sufficientemente solido da resistere a inondazioni o forti tempeste; l'opera è anche fonte di ispirazione per dare forma a possibili alternative in tema di energie rinnovabili e di soluzioni di recupero di terra dal mare. Nel contesto incantato di Minnewater, la scuola diventa un luogo di collaborazione, in cui gli alunni delle scuole di Bruges possono seguire lezioni ed esporre i propri lavori. MFS III è una struttura flessibile e poliedrica, che ospita un'aula, uno spazio espositivo e un luogo di incontro sull'acqua; un progetto architettonico già pronto per il futuro liquido.
Nei pressi della statua di Jan van Eyck, dalle acque dei canali di Bruges emergerà Skyscraper (the Bruges Whale). La gigantesca scultura è molto di più della semplice rappresentazione di una balena, in quanto sarà realizzata con materiali di riciclo provenienti dalla “zuppa di plastica” che soffoca i mari e gli oceani della terra. Insieme a volontari del Hawaii Wildlife Fund e alla Surfrider Foundation, StudioKCA ha ripulito le spiagge delle Hawaii raccogliendo tutto il materiale abbandonato. I rifiuti raccolti sono stati impiegati nella realizzazione dell'opera. In questo modo, StudioKCA vuole soffermare l'attenzione sulla problematica universale dell'inquinamento, che coinvolge tutti noi, facendo capire al visitatore che ciascun individuo deve dare il proprio contributo.
StudioKCA ha iniziato una campagna di crowdfunding su Kickstarter poiché il trattamento e il trasporto dei rifiuti su questa scala è maggiore del previsto. StudioKCA è ancora alla ricerca di 15.000 dollari per completare la produzione delle parti in acciaio e alluminio, per noleggiare le gru e gli utensili, per trasportare tutto a Bruges in tempo per l'evento e per assemblare in loco tutte le 107 parti che costituiscono la scultura.
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