30/05/2018 - Gli appassionati del whiskey lo sanno bene: una visita in una distilleria va oltre la semplice degustazione, è un viaggio attraverso la scoperta dei processi di produzione e della sua storia, che va oltre l'esperienza della bevanda stessa.
Per la progettazione della nuova sede della storica distilleria Macallan, a circa 400 metri dalla distilleria esistente, lo studio di fama internazionale Rogers Stirk Harbour + Partners è partito proprio dalla volontà di far coesistere all’interno della stessa struttura sia la produzione che un centro visitatori.
I Macallan è uno dei whisky più ricercati al mondo, Rogers Stirk Harbour + Partners hanno quindi concepito un edificio che potesse rivelare il processi produttivi e accogliere i visitatori rimanendo comunque sensibili alla splendida campagna circostante.
Dopo aver attraversato le campagne scozzesi, il visitatore entra nella nuova sede Macallan tramite un collegamento sotterraneo che comprime temporaneamente la sua esperienza prima di lasciarlo riemergere. La prima tappa è attraverso l’area espositiva che illustra le fasi storiche della distilleria, per poi passare attraverso una sequenza di spazi che raccontano la storia di produzione del whisky. I materiali utilizzati- pietra locale e legno - così come la vista del paesaggio non solo evocano le materie prime utilizzate per la produzione di whisky, ma accompagnano il visitatore in un particolare viaggio sensoriale.
Internamente, una serie di celle di produzione sono disposte in fila con un layout a pianta aperta che rivela tutte le fasi del processo di produzione, a coprire le celle un tetto verde che avvolge l'edificio, rendendolo un tutt'uno con il paesaggio frondoso circostante.
"Il tetto è una delle strutture in legno più complicate al mondo", spiegano gli architetti, esso comprende più di 1.800 travi, 2,500 elementi diversi che compongono il tetto e 380.000 componenti singoli.
Per questa impressionante costruzione Rogers Stirk Harbour + Partners ha collaborato con lo studio ingegneristico Arup, Speirs e Major hanno invece a capo del progetto illuminotecnico, mentre lo studio Gillespies ha curato la progettazione paesaggistica.
|