18/05/2018 - G.T.Design ha pesentato al Fuorisalone un'installazione incentrata sul potere vitalistico e primigeneo del design. Dal dialogo tra materia, forma e spazio, si sprigiona un linguaggio puro, un ritorno alla cifra originale. Un ritorno a segni basici e ancestrali, dove apprezzare il linguaggio dell'astrazione progettuale di Deanna Comellini che agisce e ci restituisce una materia in equilibrio alchemico con lo spazio, in ascolto della forza naturale con cui è da sempre in dialogo.
“Il tappeto è il suolo su cui siamo nati. Ci assomiglia. È il primo elemento attorno a cui si costruisce l’atmosfera intima e domestica. Di una casa rappresenta il profumo, le abitudini, le poetiche. Il tappeto è un simbolo arcaico che per G.T.Design diviene quotidiano, il segno che materializza i confini dello spazio personale.” Deanna Comellini
Superfici tessili che, da un lato, approfondiscono la ricerca su filoni pionieristici ormai consolidati - come l’uso di filati e procedimenti inediti, la riflessione sulle fibre naturali o la tecnica del dipinto a mano - e dall’altro esplorano nuovi confini, come quello della stampa digitale multilayer, dando vita ai più diversi linguaggi espressivi.
‘UltraNative, the origin of a contemporary sign’, ripercorre la storia della ricerca creativa che Deanna Comellini ha dedicato negli anni alla rappresentazione del tappeto quale luogo a cui approdare, una superficie intensa che ci parla attraverso rimandi e significati profondi. Già nelle collezioni Coconutrug (1989) e Limited Edition (2000), entrambe in fibra di cocco, e nella collezione Campi di Gravità (2004) in edizione limitata, l'oggetto tappeto diventava uno spazio cromatico denso e magnetico, evocativo di paesaggi ulteriori, da cui farsi rapire e attrarre. Connessioni e memorie culturali si sono susseguite nelle collezioni successive, incrociando la combinazione suggestiva di fibre lontanissime come la lana grezza e la seta preziosa ad esempio nella produzione dei tappeti Seta Il Re. Intrecci ritmici e vibranti, matericamente significativi, quasi primitivi. È puro segno invece il dialogo che si è stabilito tra la leggera materia del tappeto Volare, i cui pattern arcaici sembrano fluttuare sugli intrecci tessuti a mano con tecniche millenarie. Per giungere infine alla novità di quest’anno, la collezione UltraNative che incarna e riassume tanti percorsi sul potere dei pattern, in una forma creata e registrata in esclusiva per G.T.Design.
Quattro i pezzi esposti durante la mostra in Corso Garibaldi 34, nel cuore del Brera Design District:
UltraNative
La nuova collezione firmata da Deanna Comellini nasce dal vivo desiderio di sperimentare il potere evocativo della forma e dei pattern primigenei, arcaici e originari. Caratteristica unica della collezione è il formato, registrato in esclusiva da G.T.Design, frutto di una intensa ricerca sulle nuove geometrie, richiamando forme indefinite aperte alla libera interpretazione. UltraNative si esprime all'interno di questo contorno unico, irregolare e fluido, a metà strada tra il cerchio instabile e il quadrilatero smussato. Grazie a questi confini 'indefiniti', i pezzi UltraNative polarizzano lo spazio e attraggono l'occhio con il potere unico delle forme eidetiche, ovvero quelle figure che ci ricordano altro e suggeriscono immagini percepite altrove. Nelle sue due versioni in lana o in filato tecnico, UltraNative imprime sulle fibre una immagine intensa che sintetizza la gestualità di un segno grafico primitivo. UltraNative è personalizzabile fino a 4m di larghezza e il prodotto è disponibile in due versioni, piccolo e grande (190x200cm e 380x400cm).
Seta Il Re
Il tappeto Seta rappresenta uno dei passaggi più intensi della ricerca G.T.Design sui contrasti creati da superfici vibranti e giochi di luce. La materia sensibile del filato serico si accosta a un fondo di pura lana, in tonalità a contrasto, alternando effetti densi e ritmati. Tanto è corposa e calda la lana, tanto è diafana e luminosa la seta. Intrecciate a mano e cesellate per ottenere una superfice a rilievo, le fibre intonano un sistema di pieni e vuoti, sontuosi e fluidi. Il modello Seta nella versione Il Re ha il colore e la ricchezza vibrante del blu royale. Il Re in mostra è realizzato nella forma Native.
Volare
Partendo da una tecnica millenaria Deanna Comellini inventa un nuovo procedimento di colorazione per raggiungere la massima espressività del segno. Nella ripetizione di segni ancestrali, il tappeto Volare si esprime con semplicità e forza grafica. La vibrazione che si crea grazie alla speciale tintura manuale, rende il racconto tridimensionale e fa di ogni tappeto un pezzo unico. In lana della Nuova Zelanda, viene proposto nella versione terra, un colore basico ed elementare. Il tappeto Volare esiste anche nella variante colore indaco, blu e verde.
Campi di Gravità
In mostra il pezzo Viola Astratto 1, edizione limitata parte della collezione Campi di Gravità, che venne presentata per la prima volta nel 2004. La ricerca si concentra sul potere cromatico e ottico della viscosa più pregiata, con cui questi tappeti sono realizzati, a mano, su telai tradizionali. Qui il rosso è travolgente e aggressivo, percorre e limita la fuga serena di una sconfinata campitura in ultravioletto: sensazioni sfocate, paesaggi intensi e profumati, che evocano memorie lontane.
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