20/06/2018 - Il Gruppo Prada presenta l’architettura della nuova sede industriale di Valvigna, in provincia di Arezzo, completata nel corso del 2017 e progettata dall’architetto Guido Canali.
In questa “fabbrica-giardino” l’architettura esplora il rapporto tra incontaminato ed edificato, rigore del disegno e libertà degli elementi naturali. Intervenire su di un territorio degradato e mitigare l’impatto paesaggistico delle costruzioni sono le priorità.
La sede industriale di Valvigna ospita la divisione produttiva e lo sviluppo delle collezioni pelletteria Prada e Miu Miu, i magazzini per le materie prime, gli archivi storici delle collezioni di pelletteria e calzature, gli uffici dei servizi generali e amministrativi industriali, un auditorium, locali tecnici e il centro di elaborazione dati del Gruppo Prada.
Continuità strutturale tra spazi interni e ambiente esterno, dialogo tra uomo e natura. La "fabbrica-giardino" di Valvigna racchiude in sé la più eccellente concretizzazione di tutti i temi centrali del pensiero di Guido Canali, già presenti nei due precedenti interventi di Montevarchi e Montegranaro.
I luoghi di lavoro sono spazi ideati appositamente per l’uomo: la progettazione crea un gioco di equilibri tra il verde e gli interni fondato sul rigore del disegno architettonico e sulla libertà degli elementi naturali.
Gli spazi vivono di un’armonica proporzione, intervallati da giardini pensili “sospesi”, luoghi di pausa e contatto con la natura. Gradoni verdi, vasche di terra con filari di viti, tagli prospettici e soffitti vetrati che giocano con la luce, terrazzamenti e quinte scenografiche che abbracciano la struttura, offrono al lavoratore la sensazione di vivere quotidianamente uno spazio armonico e piacevole e contribuiscono a mitigare l’impatto del complesso industriale nei confronti del paesaggio collinare circostante; anch’esso acquistato dal Gruppo e bonificato per preservarne intatta la naturale bellezza.
L’architetto Guido Canali spiega in merito: “La massiccia presenza di verde, esaltata da specchi d’acqua anche con funzione di riserva energetica, è parte integrante dello stabilimento. Non esibita per mero decoro, piuttosto si pone come condizione del benessere delle persone che vi lavorano. Un’architettura che rifiuta gratuite gestualità ed esibizionismi e piuttosto rimane fedele, nell’eliminare e far decantare, a un rigore critico di ascendenza razionalista. Così, gli affascinanti giardini segreti, i pergolati ombrosi di vitis vinifera, gli stagni lucenti non rappresentano il compiacimento formale degli architetti, ma il rispetto per la dignità e la salute, anche psichica, di chi, tra quelle mura e quei giardini, dovrà lavorarci. E dunque inevitabilmente anche faticare”.
Nel luglio 2016 il complesso industriale di Valvigna vince il prestigioso Brand&Landscape Award, premio bandito dal Consiglio Nazionale degli Architetti e dalla rivista Internazionale Paysage Topscape, in quanto “espressione di grande rispetto per la natura, che viene conservata e preservata, e per il lavoro, ai quali vengono riconosciuti dignità e valore”.
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