26/06/2018 - Chiunque capiti a Burano rimane affascinato dalle sue molteplici sfumature create dalle case colorate che si riflettono nelle acque dei canali.
L’isola della laguna veneziana è considerata infatti uno dei luoghi più belli al mondo, nel nome del turismo lento e dell'armonia visiva. Una bellezza evidente ma soprattutto fragile.
Il 4 novembre 1966 un anormale verificarsi di circostanze causò l'innalzamento della laguna veneta fino a un'altezza di 194 cm sopra il livello medio del mare e nell'isola di Burano, tale emergenza era particolarmente evidente a causa della sua realtà urbana tradizionale fatta di un denso assemblaggio di piccolissime case unifamiliari, in cui il piano terra era lo spazio naturale di vita dell'unità, spesso in relazione al canale o al campo. A seguito di questo avvenimento i privati hanno iniziato a rinforzare e ristrutturare le loro case così belle ma anche così fragili.
E’ quello che è successo a Cyan e Yellow House.
Lo studio di architettura Bisà, realtà attiva a Burano dal 2011, ha dato nuova vita a queste due abitazioni unifamiliari dell’isola colorata. Un approccio creativo ma allo stesso tempo logico perché ci si trovava davanti ad ambienti complessi da recuperare.
In Yellow house, un rifugio intimo per una coppia che vive all'estero, gli interni sono stati completamente ripensati a differenza degli esterni rimasti intatti.
Ciascuno dei 3 piani della casa dalla facciata gialla, di 3,5 per 5 metri, è stato riprogettato come parte di un percorso verticale con materiali, atmosfere e viste in continua evoluzione.
Al primo piano il tradizionale pavimento in pastellone veneziano e la levigatezza delle pareti in stucco diventano la cornice del divano su misura. Una scala galleggiante porta alla scatola di legno della camera da letto, dando accesso all'area più privata della casa, in cima alla quale la biblioteca nascosta permette una vista sui tetti dell'isola e sulla lontana Venezia.
In Cyan House, un piccolo volume di 5x4 per 7,5 m, si è scelto di non stravolgere i caratteri delle case tradizionali del diciannovesimo secolo, utilizzando due semplici materiali da costruzione : il legno e il calcestruzzo.
Ai piani primo e secondo, le nuove strutture, gli arredi, la scala, le partizioni e le finiture sono interamente realizzate in legno, non solo per restare fedeli alla tradizione locale, ma anche per non appesantire inutilmente la fragile scatola muraria.
Al piano terra, soggetto ai picchi di marea, si è scelto di utilizzare invece il calcestruzzo, utilizzato con variazioni di colore e granulometria, per la costruzione della vasca di contenimento acque, gli arredi, la scala e la pavimentazione.
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