04/07/2018 - Con il progetto denominato Corte Verde, Stefano Boeri Architetti in partnership con Arassociati vince il concorso per il lotto di via San Cristoforo, al centro del cosiddetto Quartiere della Creatività, nella zona sud-occidentale di Milano. La visione architettonica e urbanistica dell'intervento anticipa uno scenario in divenire per questa parte di città, esaltandone l’identità a cavallo tra passato e futuro, memoria e innovazione.
“Una casa a corte come nella trazione lombarda, al centro di uno spazio verde che collega due parti di città oggi separate. Il nostro progetto per San Cristoforo è un omaggio a Milano, alla forestazione urbana e al sistema delle acque che solcano il nostro territorio” spiega Stefano Boeri.
Il progetto della Corte Verde prende forma in un unico edificio a corte con altezza crescente, posto al centro di un sistema articolato di verde pubblico e di percorsi, e capace di integrare l'elemento vegetale come materiale attivo dell'architettura.
Il progetto è stato sviluppato per stimolare la fruizione aperta e dinamica degli spazi pubblici da parte chi li vive quotidianamente o li abita temporaneamente, ma anche come un dispositivo multimodale capace di promuovere l'interazione e lo scambio tra i numerosi, diversi attori attivi nel quartiere.
Sul piano architettonico, l'intervento si sviluppa attorno a una corte aperta, culminante in una sorta di cuspide puntata verso nord, in direzione di Piazza Napoli. Verso sud l'impianto si allarga in un grande giardino pubblico, in diretto collegamento con il sistema dei navigli e in relazione visiva con il piccolo borgo di San Cristoforo.
Morfologicamente, l'edificio si sviluppa con una forma ascendente a spirale, a partire da una zona più bassa a sud, segnata da un grande portale di accesso, la cui copertura cresce con un andamento continuo. I pannelli fotovoltaici a elevate prestazioni energetiche che la rivestono interamente definiscono anche un tema espressivo e cromatico di grande impatto. Giunta alla quota di colmo, sul lato sud est del fabbricato, la copertura piega in verticale lungo la parete meridionale, amplificando l'effetto percettivo.
Le tre facciate principali sono scandite da un sistema alternato di balconi, sviluppati per ospitare piante e alberi ad alto fusto, mentre sul lato interno alla corte una trama di logge genera una “scacchiera” di pieni e di vuoti, garantendo un elevato apporto di illuminazione naturale degli spazi interni e amplificando nello stesso tempo il legame visivo tra interno ed esterno dell’edificio.
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