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Ph. Shunji Ishida
19/09/2018 - Il 7 Settembre scorso l'archistar e senatore a vita Renzo Piano ha presentato in Regione il suo “dono” per Genova, un nuovo ponte che andrà a sostituire il ponte Morandi crollato il 14 agosto, trascinando con sé la vita di 43 persone.
In Regione Renzo Piano si è portato i suoi modelli e i bassorilievi con i plastici e i disegni per illustrare alle Istituzioni il suo modello di ponte.
“Sarà un ponte bellissimo ed evocativo, un lavoro corale che rappresenterà la coesione creativa ma anche politica. Un ponte in acciaio, sfavillante e limpido come una nave, e con un’anima chiara che consenta alla città di elaborare questo pesante lutto”.
Queste le parole di Piano nel corso dell’incontro svoltosi in Regione alla presenza del governatore Giovanni Toti, del Sindaco di Genova Marco Bucci, dei vertici di Fincantieri con l’ad Giuseppe Bono e di Autostrade con l’ad Giovanni Castellucci.
La parola centrale è stata coralità, "è quella che serve per i lavori di progettazione e di costruzione di un ponte" – ha detto Piano – come è avvenuto in altre situazioni, ad esempio a Berlino per la costruzione della nuova Potsdamer Platz che ha visto la presenza di 5.000 operai da tutto il mondo.
“Questo sarà un ponte sobrio, ma non povero, sicuro e facile da mantenere che duri 1000 anni e rappresenti la città intera – ha continuato Piano – che dovrà esprimere l’orgoglio di Genova, la Superba, perché non si arrende, e aiutare a metabolizzare un lutto tremendo”.
Sulla base dei modelli presentati oggi in Regione i piloni del ponte saranno a 50 metri l’uno dall’altro, tenendo conto delle linee di costa e dei treni, e sotto il ponte ci sarà un parco, secondo il concetto di rammendo delle periferie tanto caro all’architstar. La costruzione sarà rapida, ma non frettolosa, avrà 22 campate e 43 lanterne, a simboleggiare le 43 vittime, con 18 pilastri che assomiglieranno alla chiglia di una nave.
Tutti hanno concordato con il progetto presentato e sulla necessità di dare vita ad un piano corale e condiviso.
© Renzo Piano
© Renzo Piano
“Grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla riunione e all’architetto Piano che è il protagonista della giornata – ha esordito il Presidente di Regione Liguria e commissario delegato per l’emergenza Giovanni Toti - il ponte non sarà un ponte normale, per il suo carico di dolore, perché noi vogliamo che da questa tragedia e triste storia, possa ripartire un pezzo di futuro grande per la nostra città e il ponte lo deve impersonificare con quell’asciuttezza ligure essenziale e ricca di significato.
Il ponte dovrà ricordare le povere vittime e segnalare il rilancio della città: da qui lo straordinario disegno e progetto di Renzo Piano donato alla città e alla Regione da qui il coinvolgimento di Fincantieri oggi presente con i suoi massimi vertici, per dire che il ponte si costruirà qui negli stabilimenti liguri, con uno studio di Ingegneria di altissima qualità; da qui la presenza di Società Autostrade titolare del ponte come prevede la concessione in vigore, dunque non appena il ponte sarà dissequestrato tornerà nella sua disponibilità.
La concessione prevede infatti che autostrade paghi il conto del cantiere e che l’architetto Renzo Piano ci metta il disegno”.
Genova, Ph. Cristiano Zaccaria
“Inoltre - ha continuato Toti - pochi istanti fa Arcelor Mittal ha chiamato per dire che sono disponibili, con Ilva, a lavorare per fornire i migliori acciai a questo ponte, una filiera così, raramente si è vista nel nostro Paese, con una rapidità che è la stessa con cui stiamo ridando le case agli sfollati e realizzando la viabilità alternativa. Questo mi sembra l’unico modo per dare un ponte a Genova in un anno. Per questo abbiamo chiesto al Governo una Legge straordinaria per derogare al codice degli appalti”.
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