24/09/2018 - Ibiza: tra le più ambite mete turistiche della Spagna, con una storia risalente al 7° secolo a.c. Qui tracce del suo passato si conservano ancora oggi, come nelle tradizionali fincas, abitazioni contadine risalenti a quasi cinquecento anni fa in prossimità di piantagioni o aree boschive.
Il designer spagnolo Pietro Cuevas, affascinato da uno di questi antichi casolari immersi nel verde, riconoscibili dai tipici volumi squadrati e rigorosamente bianchi, ne ha ricavato il suo personale rifugio intervenendo solo sull’essenziale. «Da quando l’ho vista per la prima volta nel 2000, sapevo che un giorno sarebbe diventata casa mia. Mi ci sono voluti otto anni prima di riuscire a convincere il suo proprietario, un vero pagès (contadino) catalano: gli ho detto che avrei trasformato la sua abitazione nella più bella di sempre».
Volendo restare fedele al carattere originario dell’abitazione, che tuttora rispetta la storica pianta, Cuevas ha mantenuto esterni e interni intervenendo sull’essenziale. L’unica aggiunta successiva ospita oggi la cucina e il camino, centro attorno al quale si è sviluppata la casa.
«Le stanze sono organizzate attorno al focolare, che un tempo accoglieva anche gli animali durante la notte. Il volume principale ospita la cucina, l’unica sala che ho ristrutturato, il salone, un bagno e tre camere; mentre il secondo piano accoglie due stanze per gli ospi- ti. All’esterno ci sono altre due sale con bagni, ricavate da vecchi recinti, collegati al corpo principale da un patio, parzialmente coperto, che di notte ha una vista sul cielo stellato dell’isola».
Anche per gli interni Cuevas ha voluto conservare l’impianto iniziale, questi funzionando esattamente come nel XVIII secolo: senza riscaldamento se non col camino, senza acqua se non dalla cisterna.
L’arredamento integra elementi vintage – come la poltrona disegnata da Le Corbusier per Cassina – a oggetti riciclati con una funzione nuova rispetto all’originale – come il lampadario in salotto fatto con un tradizionale cesto utilizzato per setacciare il grano – e agli arredi progettati dello stesso Cuevas. Tra questi il divano, la poltrona Chester e il tavolo da pranzo in legno disegnato durante un viaggio a Bali, abbinato a sedute degli anni 60 rivestite di velluto verde oliva.
Ogni dettaglio rimanda alla memoria storica della casa. In controtendenza rispetto agli stereotipi che identificano Ibiza come l’isola del divertimento, la finca di Cuevas rappresenta, come lui ama raccontare: «Il lusso del silenzio, dove poter vivere in armonia col passaggio delle stagioni, nella purezza e nell’autenticità del ritmo naturale».
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