24/10/2018 - DIEMMEBIporta in anteprima ad Orgatec la nuova monoscocca Eclipse disegnata da Angelo Pinaffo. La seduta è disponibile in 5 differenti versioni: quattro gambe, slitta, girevole, panca oltre ad una versione dal tocco più glamour interamente realizzata in tondino d’acciaio. Soluzioni adattabili alle diverse superfici dei mondi contract. Questa la proposta del designer padovano che per l’azienda veneta ha firmato pezzi best-seller tra cui laKendò.
La nascita di un’idea: L’uomo, da sempre, ha guardato con grande interesse verso il mistero dello spazio infinito, cercando di interpretarlo e rappresentarlo. Solo negli anni 60’ si è potuto fisicamente allontanare dall'atmosfera terrestre dando inizio alle esplorazioni spaziali.
Questi eventi epocali in qualche modo coinvolsero tutti e proiettarono l’uomo verso nuovi confini, cambiandone definitivamente l’immaginario, le prospettive e i punti di vista. In questo periodo di grandi cambiamenti culturali anche il design fu influenzato e visse una fase di grande creatività sulle ali di una ventata di ottimismo, libertà e anticonformismo, grazie anche all’utilizzo di materiali innovativi.
A 50 anni dallo sbarco sulla luna il progetto Eclipse vuole essere un tributo a quel periodo; il suo design è anche suggerito dall’osservazione e studio di oggetti realizzati allora e divenuti iconici, espressioni di una futuribile modernità. I temi che ricorrono in questo progetto sono la linea curva e il concetto di leggerezza.
Orbite ellittiche, pianeti sferici, tutto nell'universo è curvo, tragitti intelligenti che danno senso ad un sistema dove nulla è rettilineo. La gravità non è greve tra le stelle, stranamente lì nulla sembra pesare, sebbene questa forza leghi tutto.
Eclipse nasce da questi percorsi della memoria.
La linea formale che la genera è continua e origina una seduta pulita ed essenziale. Una forma fluida di geometrie curve quasi senza peso. I piani che tagliano lo spazio, si uniscono con un gioco visivo che induce a pensare all'assenza di forze di contrasto. Non c'è interruzione tra i suoi pieni ed i sui vuoti, c'è un filo che conduce e collega tra di loro tutte le sue 'fasi'.
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