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31/10/2018 - I progetti del duo di architetti e artisti di fama internazionale Alex Schweder e Ward Shelley sono noti per essere a metà tra architettura e installazione artistica.
Tra i vari lavori del duo, in una serie di studi sperimentali e performativi chiamata Social Relationship Architecture, c’è ReActor, una scultura abitabile costruita su una collina nel campo dell’Art Omi Architecture Field di New York, in cui Schweder e Shelley hanno vissuto a piena vista del pubblico.
La struttura alta 44 piedi ruota di 360 gradi in cima a una colonna di cemento alta 4 metri e mezzo in risposta ai movimenti dei suoi abitanti, un movimento che è la sintesi delle forze esterne e delle condizioni interne.
Abitare questa casa diventa una vera e propria performance artistica, in cui i propri movimenti sono legati e condizionati dai movimenti dell’altro. Per farla rimanere ferma gli inquilini devono infatti rimanere ciascuno su un lato della casa, un luogo creato quindi per due persone che però non possono realmente stare insieme.
Schweder e Shelley hanno abitato la casa per cinque giorni e con i loro movimenti verso o lontano dal fulcro della casa hanno causato un movimento costante della struttura. Le facciate completamente vetrate sui tre livelli della casa ha permesso una fruizione totale delle attività interne degli artisti da parte di tutti i passanti.
Un esempio di architettura performativa quella di Schweder + Shelley che pone domande sulla natura dello spazio sociale e sul modo in cui l’architettura possa influenzare il comportamento umano.
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Scheda progetto: |
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Schweder + Shelley
ReActor
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