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03/10/2018 - Un processo difficile come la rigenerazione urbana si scontra spesso con la realtà, nel tentativo di farsi comprendere dai cittadini attraverso l’impegno di quanti conoscono la storia di un luogo ed attivamente provano a riportarne alla luce i fasti di un tempo.
E’ il virtuoso caso dell’ex Cinema Arena Moderno nel quartiere Libertà di Bari, un processo di rigenerazione dal basso condotto dall’Aps Armata Brancaleone, un luogo che appariva dimenticato fino a qualche anno fa e che ieri è finito sotto gli insoliti riflettori di una flotta di auto d’epoca, una porta verso il passato che raggiunge un altro primato: il primo Drive-in che Bari abbia mai ammirato.

Dunque è proprio attraverso questo insolito e desueto modo di fare cinema che si inaugura la seconda edizione di Sapore di Sale, iniziativa ideata e promossa con la Fondazione Gianfranco Dioguardi nell’ambito del progetto expostModerno, introdotta da Francesco Maggiore presidente della Fondazione e Silvia Sivo in rappresentanza dell’Armata Brancaleone, la serata ha visto la presenza autorevole del Sindaco di Bari Antonio Decaro che si è detto molto vicino alla causa ed anzi, orgoglioso di quanto Bari possa promuovere un esempio così funzionante di rigenerazione urbana essendo l’unica città italiana all’interno del progetto di ricerca diretto dalle Oxford Brookes University, Universiteit Gent e De Montfort University, che mira a costruire una piattaforma di storie intrecciate e memorie condivise degli spettatori del cinema dagli anni ‘50 in poi.
A seguire è stata proprio Daniela Treveri Gennari, per la Oxford Brookes University, a parlare di quanto il cinema possa dare all’intera comunità, riportando aggregazione in un luogo che si sta tramutando in un cortile culturale urbano aperto alla comunità, alla cultura indipendente e popolare.
Riallacciandosi proprio al tema delle pratiche artistiche accessibili ha concluso la presentazione della serata Beppe Fragasso presidente di Ance Bari e Bat nonché amministratore unico dell’impresa Garibaldi Fragasso, sempre più vicina allo sviluppo della cultura ed alla promozione di queste iniziative attraverso la forte partnership con la Fondazione Dioguardi.
A conclusione di una serata magica, con un meraviglioso balzo nel tempo, comodamente seduti all’interno di un maggiolone, o attraverso il parabrezza di una cinquecento del 1960 è stato possibile apprezzare la proiezione dei corti: Fino alla fine, di Giovanni Dota e Buffet, di Alessandro D’Ambrosi e Santa De Santis entrambi selezionati dalla Settimana Internazionale della Critica di Venezia. E perché no, subito dopo una passeggiata per ammirare le auto, tra le quali spiccavano esemplari meno presenti nei ricordi dell’immaginario comune come Pontiac e Land Rover d’epoca.
Sapore di Sale quindi si conferma un evento che mira a diventare un appuntamento fisso per il panorama cinematografico barese, anche con il supporto di InArchPuglia e la mediapartnership con il network Edilportale, concludendo questa seconda edizione, questa sera al Cineporto di Puglia (Bari, Fiera del Levante) con la presentazione della ricerca European Cinema Audiences, un dibattito aperto al confronto tra istituzioni pubbliche e private ed infine la proiezione del film L’ultimo cinema del mondo di Alejandro Agresti, un film il cui titolo richiama forse il senso di questa onorevole iniziativa che speriamo di veder crescere negli anni donando al quartiere Libertà ed all’intera città di Bari quella concezione di comunità di cui tanto c’è bisogno.
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