13/11/2018 - Da sempre la necessità di consumare il cibo fuori casa o in viaggio ha generato innumerevoli soluzioni: dal cestino dell’asilo per i bambini ai panieri per i viaggiatori, dai piatti avvolti in un canovaccio del contadino alla “schiscetta” dei lavoratori. L’esigenza non muta con il trascorrere del tempo e la ricerca di sistemi più attuali porta a nuove decodificazioni. Come il Lunch box “Food à porter”, con cui Alessi apre la sua vasta Enciclopedia del casalingo ad una nuova categoria merceologica.
Sakura Adachi, già autrice del Contenitore a dondolo “Lovely Breeze”, rivisita il recipiente per trasportare il cibo interpretandolo come un accessorio moda dal glamour metropolitano.
“L’opera di Sakura è caratterizzata dalla combinazione di due diversi approcci: concettuale e artigianale', racconta Alberto Alessi. 'Molti dei suoi prodotti sono auto-comunicanti, hanno una storia dietro al concetto che li ha ispirati e sfruttano in modo sorprendente le caratteristiche dei materiali con i quali sono realizzati. Sakura Adachi affronta con questo progetto un tema a lei particolarmente vicino, sia per la sua cultura orientale che per la costante ricerca di nuovi equilibri tra forma e funzione, che si traduce spesso in prodotti pieghevoli, trasformabili, multifunzionali o che presentano brillanti soluzioni salva-spazio.”
Un po’ bento box, un po’ lacca orientale, un po’ pochette, un po’ borsetta, “Food à porter” esprime nel nome la sua identità trasversale: la funzione è espressa attraverso il design, l’estetica adotta un linguaggio tipico del mondo fashion. Nata in Giappone e vissuta tra Los Angeles, Londra e Milano, Sakura Adachi per questo progetto trae riferimenti dalla tradizione del suo paese d’origine. L’alternanza di lucido e opaco delle superfici e l’essenzialità della composizione sottolineano una ricerca di armonia e praticità.
Realizzato in resina termoplastica nei colori azzurro, grigio, o rosso, “Food à porter” si compone di cinque pezzi: un contenitore centrale più grande (0,5 litri), due laterali (0,4 litri), due coperchi che chiudono ermeticamente gli scomparti interni e possono fungere da vassoietto. Con “Food à porter” è possibile scaldare le vivande riposte nei contenitori utilizzando il forno a microonde. Sui due coperchi è predisposta una piccola apertura, chiusa da un tappo in silicone sul quale sono indicati i tempi da non superare utilizzando il microonde. La rimozione del tappino permette inoltre al vapore di fuoriuscire durante il riscaldamento.
Per facilitare e rendere sicuro il trasporto, i contenitori possono essere assicurati con una delle due fasce in dotazione. Si può scegliere tra due diverse mise: una fascia unica li avvolge permettendo di riporre “Food à porter” all’interno della propria borsa o dello zaino, una fascia doppia con due maniglie consente in alternativa di trasportare il Lunch box come una borsetta da passeggio. Dolci, snacks, pane, frutta, yogurt, cibo cucinato o confezionato nella dose corretta per il proprio pasto, possono essere disposti accuratamente nei diversi settori, coordinando in modo visivamente gradevole il contenuto. “Food à porter è un lunch box – spiega la designer - che non sembra un lunch box. È stato pensato per chi è indaffarato, ma non vuole rinunciare ad un momento di pausa per ritrovare la gioia di mangiare il proprio cibo preferito.”
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