22/11/2018 - M9, progettato dallo studio berlinese Sauerbruch Hutton, è il nuovo distretto di rigenerazione urbana a Mestre (VE), che affianca il Museo multimediale del ’900 all’innovazione culturale e tecnologica, al retail, all’intrattenimento e ai servizi.
Verrà inaugurato il 1° dicembre 2018 ed è il progetto più importante della Fondazione di Venezia, che ha investito 110 milioni di euro per contribuire al rilancio e allo sviluppo della terraferma veneziana. Realizzazione e sviluppo di M9 sono stati affidati a Polymnia Venezia, società strumentale della Fondazione di Venezia.
Ispirato a esperienze internazionali di rigenerazione urbana, M9 propone un format innovativo nel quale cultura multimediale, architettura sostenibile, tecnologia, servizi per i cittadini e forme innovative di commercio viaggiano sullo stesso binario per generare occupazione, crescita e benessere per la collettività.
M9 è presentato alle Corderie dell’Arsenale nella mostra FREESPACE, a cura di Yvonne Farrell e Shelley McNamara, per la 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (sino al 25 novembre 2018).
Alcune caratteristiche strutturali di questo grande progetto:
- 7 corpi di fabbrica di cui 3 nuove edificazioni
- 280 mq auditorium/cinema 4K, 200 posti con visori VR (piano terreno)
- 2.610 mq esposizione permanente (primo e secondo piano)
- 1.400 mq esposizioni temporanee ed eventi (terzo piano)
- 2.485 mq superficie interrata per vani tecnici, depositi, parcheggi
- 2.260 mq aree servite dal sistema di attivazione di massa
- 86.000 kWh energia solare annua media prodotta da 276 pannelli fotovoltaici
- 63 sonde del campo geotermico a 110 m di profondità per produrre il 100% del riscaldamento e il 40% del rinfrescamento
- 20.822 elementi di ceramica policroma rivestono le facciate delle nuove architetture
- 13 colori sulle facciate in accordo cromatico con il contesto urbano
- 6 nuovi attraversamenti pedonali garantiscono la permeabilità dell’area
- 4 grandi spazi per gli eventi.
Il Museo multimediale del ’900 si sviluppa su due dei tre piani dell’edificio principale. La narrazione è interamente multimediale - i materiali digitali (6.000 foto, 820 video per circa 10 ore di filmati video montati, 500 record di materiale iconografico, tra manifesti, periodici, quotidiani e materiale grigio, 400 file audio) provengono da 150 archivi, le installazioni multimediali e interattive sono 60, i contenuti sono curati da 47 tra storici, sociologi, architetti, scrittori - e suddivisa in 8 sezioni.
L'esposizione permanente museale su due piani sarà affiancata da un piano per le mostre temporanee, che approfondiranno le tematiche del Museo spaziando dalla fotografia, al design, all’arte, alla tecnologia.
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