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Ph. © FLC-ADAGP - Antoine Mercusot
06/11/2018 - Ci sono voluti due anni di restauro affinché l’appartamento-studio 24 NC di Parigi dove Le Corbusier ha vissuto e progettato dal 1934 fino al 1965, anno della sua scomparsa, fosse finalmente restituito, da pochi giorni, ai suoi visitatori.
L’abitazione-studio occupa 240 m² suddivisi negli ultimi due piani del Molitor, 16° arrondissement di Parigi, un’architettura ispirata dalla Maison de Verre nata nel 1931 da una collaborazione tra lo stesso Le Corbusier e suo cugino e socio Pierre Jeanneret, e completata nel 1934.
Classificato solo nel 1972 come monumento storico – sebbene sia stato regolarmente oggetto di lavori di riparazione e manutenzione – l’intero condominio presentava una difettosa impermeabilità fin dall’inizio, causa l’insufficiente ventilazione. L'umidità risultante ha degradato i rivestimenti dell’appartamento e causato il distacco della vernice, senza considerare le numerose crepe che interessavano anche i pannelli in mattoni di vetro.
Il suo restauro è stato così affidato all'architetto francese François Chatillon dalla Fondation Le Corbusier che, sin dalla sua istituzione nel 1968, si dedica alla "conservazione, conoscenza e diffusione del lavoro di Le Corbusier" e il supporto finanziario per la ricerca relativa alle opere e all’archivio dell’architetto. Due anni di interventi, dal ripristino della colorazione delle pareti – effettuata attraverso uno studio sulla stratificazione della pittura – fino al restauro dei mobili originali in legno.
L’ appartamento è composto da un soggiorno, una sala da pranzo, una camera da letto-bagno e una cucina, serviti dallo stesso ingresso. Al piano superiore, una camera per gli ospiti e un giardino pensile progettato come una stanza separata.
In perfetta analogia con lo stile di Le Corbusier, il vero "lusso" di questa casa è lo spazio, flessibile grazie alle pareti a scomparsa che dividono gli ambienti senza mai serrarli del tutto e inondato da luce naturale che entra dalle pareti vetrate e dai diversi lucernari.
I materiali e gli arredi sono stati scelti dall’architetto volontariamente modesti e accessibili a tutti: piastrelle in gres porcellanato che sottolineano la continuità dello spazio, compensato di rovere, vetro.
Una nuova e importante meta da inserire in calendario per chi ama Le Corbusier, visitabile su prenotazione il lunedì, il martedì e il sabato.
Dove: 24, rue Nungesser et Coli, Parigi.
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