07/12/2018 - Nel cuore della Napoli antica, all'interno del chiostro piccolo della Chiesa di Santa Caterina a Formiello, colonne maiolicate firmate Ceramica di Vietri Francesco De Maio fanno da base a corpi che sono storie, viaggi, vite: migranti. A queste figure e a questa umanità, Liu Jianhua rende omaggio con Monumenti, l’opera site specific, curata da Demetrio Paparoni e realizzata per la Fondazione Made in Cloister, i cui fondatori Rosa Alba Impronta e Davide De Blasio da anni innestano arte, cultura e tessuto sociale per dare nuova vita a tutta l’area di Porta Capuana.
L'opera conta 23 strutture monumentali alte circa 2 metri. Su di esse poggiano le sculture-simbolo dei migranti realizzate a grandezza naturale dall’artigiano Carlo Nappi, esperto della tradizionale lavorazione della cartapesta che accomuna il territorio campano alla Cina.
Le basi del monumento sono in ceramica monocroma ricoperte da maioliche 13x13cm decorate a mano dai maestri della Ceramica di Vietri Francesco De Maio. Ogni facciata mostra un colore diverso per un totale di 92 sfumature: arancio, azzurro, blu, giallo, grigio, lilla, nero, rosso, verde, viola, e così via.
Colonne come maestosi mosaici antichi largamente utilizzati nella Napoli dell’700 per adornare le antiche chiese e le dimore private dei nobili e quindi declinati dall’artista ad autorevoli elementi decorativi come simbolo della nobiltà a sostegno di una società indigente.
“La produzione e l'uso di piastrelle di ceramica a Napoli - dice Liu Jianhua - ha una lunga e ricca storia. Possiamo ancora vedere alcune di queste fantastiche decorazioni a Pompei. Spero di continuare questa straordinaria storia in Monumenti e di rovesciare l'immagine stereotipata del monumento.”
Tutto intorno all’installazione, 2.000 fiori di porcellana bianca di Capodimonte la cui delicatezza evoca la fragilità delle vite dei migranti, realizzati dall’artista nella bottega dell’artigiano Pasquale De Palma e prodotti poi dagli studenti e dai maestri ceramisti dell’Istituto ad Indirizzo Raro della Ceramica e della Porcellana Caselli – De Sanctis, continuatori della tradizione artigianale della Real Fabbrica della Porcellana di Capodimonte.
Monumenti è il frutto di un incontro e di una relazione - proprio come accade alle comunità in conseguenza delle migrazioni - tra l’artista e il quartiere popolare e multietnico di Porta Capuana, dove, nel corso di un soggiorno a gennaio 2018, Liu Jianhua è entrato in contatto con i migranti che da anni abitano e ibridano culturalmente il territorio, e con gli artigiani locali della ceramica e della cartapesta.
Alle spalle dei “Monumenti”, un video in cui sono cucite insieme le storie e le memorie di questi uomini e donne, che non sono solo oggetto dell’opera, ma soggetti cui l’artista ha voluto lasciare volto e voce attraverso lo schermo.
A segnare ancor più l’intenzione di Liu Jianhua di rendere vivi i suoi Monumenti è la scelta di aprire la mostra con una performance nella preview del 7 dicembre alle ore 19.00, durante la quale a salire sui piedistalli saranno i migranti stessi.
Da qui una mostra che è in sé una contaminazione, proprio come il tema che le imprime il segno: corpi vivi e corpi in cartapesta, video e performance, temi sociali e privati, cultura orientale e locale si intrecciano generando un’invasione di vite e memorie che attraversano l’intero spazio espositivo.
Un’opera complessa che parla decisamente al presente, in cui convergono saperi e tradizioni artigiane che uniscono mondi e culture, proprio come i migranti che ne sono protagonisti. Uno sguardo che è insieme politico ed intimo, che ci ricorda le priorità ed inverte le gerarchie.
Il doppio filo che annoda l’arte a temi sociali fa di Monumenti un’opera fortemente legata agli obiettivi ed alla mission della Fondazione Made in Cloister condivisi appieno dalla Ceramica Francesco De Maio: contaminare le culture, rigenerare i luoghi, fare dell’arte uno strumento di trasformazione sociale.
La mostra che è aperta al pubblico da sabato 8 dicembre alle ore 10.00 presso il chiostro di Santa Caterina a Formiello, sede della Fondazione resterà esposta fino al prossimo 21 marzo.
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