06/12/2018 - Insula si è aggiudicata la gara per la Progettazione Esecutiva e Coordinamento della Sicurezza in fase di progettazione per l’intervento di “Restauro e valorizzazione del sito denominato ex Arsenale Clementino Pontificio da destinarsi a sede della Fondazione La Quadriennale di Roma”. Insula si è presentata come capogruppo di un’ATI costituita da Insula architettura e ingegneria (capogruppo), Arch. Luca Catalano (paesaggio) e Climater srl (impianti).
Il progetto prevede il recupero dell’intero complesso dell’ex Arsenale, coinvolgendo le Corderie ed il Magazzino del sale. Tutti gli edifici sono stati recentemente messi in sicurezza e consolidati dal MiBACT, che, nel marzo 2018, ha firmato un accordo con la Fondazione La Quadriennale di Roma per una utilizzazione pubblica a forte valenza culturale. Il progetto preliminare, elaborato dagli uffici della Soprintendenza, prevede di insediare gli uffici e l’archivio/biblioteca della Fondazione all’interno della lunga manica delle Corderie, di adibire l’Arsenale a spazio per esposizioni ed eventi e di utilizzare il Magazzino del sale come caffetteria/bookshop. Al recupero dei manufatti storici del complesso si accompagna la riqualificazione dello spazio aperto, che potrà essere restituito all’uso pubblico, come “piazza delle arti” affacciata sul fiume e sulla città.
L’edificio dell’Arsenale rappresenta un’icona nello skyline del paesaggio del Tevere; il largo tetto a falda sostenuto dalla serie di campate con la coppia di arconi e l’occhialone centrale, lo spazio aperto delle navate in alto sull’argine del fiume sono una testimonianza del rapporto che esisteva fra la città ed il Tevere.
Per la città l’Arsenale simboleggia lo spazio della potenzialità, del progetto possibile: centinaia di tesi di laurea in restauro o in museografia si sono cimentate con questo tema, che lega la città, il paesaggio, i beni culturali. Le aspettative sono alte: occorre un atteggiamento realistico ed accorto, che ponga le basi per portare a termine l’operazione di recupero. D’altronde la concretezza sembra sia la cifra della committenza, che ha posto a gara direttamente il progetto esecutivo dell’opera.
In questa fase la proposta di insula si è limitata a suggerire modifiche di buon senso, anticipando i criteri per i temi sensibili dell’intervento, peraltro già identificati nel progetto a base di gara: i serramenti degli arconi ogivali, l’inserimento del soppalco, la realizzazione di una sala conferenze, il disegno dello spazio aperto, la realizzazione della caffetteria. Tutti temi strettamente legati al progetto di gestione, che auspicabilmente sarà chiarito di pari passo con l’elaborazione del progetto di ristrutturazione degli edifici.
Ad oggi, in sede di gara, il progetto ha cercato di interpretare le esigenze della Fondazione, che rappresenta il luogo dell’arte contemporanea a Roma. Questo richiede la realizzazione di uno spazio che sia manifesto dell’attività della Quadriennale e che tenga conto della estrema varietà delle forme artistiche contemporanee. Saranno necessari spazi adatti alle attività di un’industria creativa non solo nel campo delle arti visive, ma anche in quello della fotografia, del design e dei nuovi media; che affiancherà alle attività tradizionali un laboratorio di insegnamento, sperimentazione e produzione, candidandosi a gestire un nuovo significativo polo urbano dell’arte contemporanea.
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