04/01/2019 - Il 1 luglio scorso ha inaugurato a Firenze il primo The Student Hotel italiano, portando in città un innovativo modello di ospitalità. Un concept internazionale che ricorda i tradizionali campus universitari, ma strizza l'occhio ai contemporanei hub, con un profilo che sfoggia un look da smart city all’avanguardia.
Il progetto – curato dal team interno in collaborazione con Rizoma Architecture di Bologna e Studio Archea di Firenze – ha riqualificato uno storico Palazzo di fronte alla Fortezza da Basso, più conosciuto come il Palazzo del Sonno, utilizzato in passato come dormitorio dai ferrovieri.
Nelle intenzioni di TSH la volontà di aprire una struttura alberghiera in grado di essere utile sia in estate che durante l’inverno. Durante i semestri accademici, infatti, le 390 stanze saranno riservate a prezzi contenuti agli studenti, mentre l’estate saranno i turisti a rivolgersi alla struttura.
A disposizione di entrambe le categorie nel The Student Hotel di Firenze anche una serie di spazi comuni – palestra, sala giochi, bistrot, music store, piscina con vista sulla cattedrale di Santa Maria del Fiore – utili per trascorrere il tempo libero e generare opportunità di contatto.
Una nuova formula di ospitalità globale all’insegna della condivisione e della sharing economy, rivolto alla generazione dei nativi digitali. Lo ha precisato il giovane imprenditore scozzese Charlie MacGregor, ceo di The Student Hotel – il colosso olandese del settore alberghiero – presentando a Firenze il nuovo TSH di viale Lavagnini: “il target per questa catena di alberghi-studentati è quel 27% della popolazione mondiale che rappresenta i cosiddetti “millennials”, generazione di nativi digitali nata tra 1980 e 2000 che comunica tramite social network e crede nella sharing economy e in un concetto olistico e globale di sostenibilità”.
Con altre due aperture (Bologna e Roma) previste entro il 2021 TSH promette di incrementare di oltre mille camere l’offerta ricettiva fiorentina di fascia media, rivolgendosi non solo agli studenti ma anche a turisti dall’animo giovanile, senza dimenticare gli spazi di coworking per i professionisti che intendono migliorare le proprie conoscenze.
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