28/01/2019 - Periferia sud Milano, un monolocale con terrazzo al primo piano ed un trilocale al piano terra esposto a nord e con le aperture a sud tarpate da abusivismi degli anni ’20. Il committente decide di collegare le due unità costruendo una nuova scala interna.
Il progetto, affidato all'arch. Davide Vizzini - DVDV Studio Architetti, riorganizza lo spazio operando sui volumi e non sulla pianta.
Questo approccio scoprirà presto la necessità di un piano di sosta intermedio in senso verticale. Si farà così una passerella in ferro a quota 2,20m sui 5m totali che diventerà, insieme alla scala, l’asse di simmetria, di rotazione, di scorrimento dell’intero appartamento.
Pianta e sezione vengono stretti al centro intorno a questi due addensamenti centrali. Spazi, volumi e funzioni si intrecciano morbidamente aprendo vie d’accesso e circolazione a luce, aria e vista. Le partizioni verticali, poche, non possono che essere vetrate, ammorbidite da grandi tendaggi da tirare nelle ore della privacy.
La scala si divide in due parti: un podio in cemento a vista e una serie di mensole in ferro a profili quadrangolari estrusi a partire dalla parete. Il volume del podio iniziale non si discosta tanto da quello che, nel mondo delle idee, hanno le scale. Si deforma solo un po’, subendo anche lui la forza di piegatura che agisce su tutti gli oggetti della casa; come quella che forma il piano di calpestio della passerella centrale, fatto di lamiera forata diventata portante perché piegata ad angoli di 30°.
Il resto del lavoro strutturale del ponte è svolto da tiranti a soffitto. Non ci sono pilastri a terra per consentire libero movimento fra cucina, soggiorno e studio total blu del piano terra.
Il committente ha scoperto insieme all’architetto di possedere non due piante sovrapposte, ma un volume da percorrere ed abitare in tutte le direzioni.
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