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21/01/2019 - Quello della Ca’ Giovanni può essere definito un progetto di recupero a 360°. Una preesistenza risalente agli inizia del ‘900 a Sondrio, con una vecchia stalla e un magazzino al piano terra, ha trovato nuova vita con l’intervento di recupero dell’architetto Alfredo Vanotti.
Il progettista ha deciso di rimanere quanto più possibile fedele alla preesistenza, sia dal punto di vista dei materiali che della forma, cercando di realizzare un intervento di recupero per un nuovo capitolo della storia dell' edificio.
In questo attento processo si è deciso di ridare vita anche ai materiali del passato: sulle facciate esterne è stato mantenuto l’intonaco mentre internamente è stato asportato dalle pareti, riportando alla luce la pietra originaria.
Anche la copertura è stata mantenuta mediante un intervento di recupero e ripristino sia sulla struttura portante sia sull’assito in castagno che sul manto di copertura in lamiera ondulata arrugginita. Sono state altresì rispettate tutte le aperture inserendo serramenti in legno.
Il pavimento è stato realizzato in cemento senza alcuna finitura al fine di riproporre i pavimenti tipici delle abitazioni di una volta.
Quanto all’impianto di illuminazione lo stesso è stato realizzato semplicemente utilizzando dei semplici cavi a cui sono stati collegati gli interruttori di accensione delle luci.
Al piano terra, nella porzione di fabbricato adibita a stalla è stata realizzata una taverna mentre il magazzino è stato trasformato in studio.
Al piano primo, nell’originario fienile sono stati realizzati cucina e soggiorno mentre dove c’era il deposito sono stati realizzati camera e bagno.
Gran parte degli arredi sono stati realizzati su misura come il blocco cucina completato con opere di falegnameria (cassetti e ante) e con i catenacci dei portoni d’ingresso realizzati artigianalmente.
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