07/03/2019 – Inaugura l’8 marzo il nuovo flagshipstore Lema Luxembourg a Bissen. Il nuovo spazio si caratterizza per il concept espositivo articolato in due progetti abitativi ognuno suddiviso in ingresso, living, zona dining e notte.
Il primo progetto si apre con le poltroncine BICE di Roberto Lazzeroni, passepartout dall’animo vintage e i tavolini SIGN di Studio Kairos caratterizzati dalla struttura in metallo abbinato al top in laccato opaco o lucido. Insieme, contenitori CONCHIGLIA di Studiocharlie caratterizzati dal gioco geometrico dal forte impatto grafico dato dal susseguirsi di ante e cassetti a quadrati che vanno gradualmente a rimpicciolirsi come in un’ideale spirale che si conclude in uno spazio vuoto, origine e fine di questo movimento.
Cuore della casa è la zona dining arredata con il tavolo SHADEdi Francesco Rota abbinato alle poltroncine BEA di Roberto Lazzeroni. Shade è caratterizzato dall’armonico abbinamento tra il metallo bronzato della base e il sottile piano a contrasto proposto per questo progetto in finitura Argilla. Il piedistallo scultoreo è formato da delicate lastre in metallo trattato disposte a croce asimmetrica; è dal gioco di luci e ombre della griglia metallica che ne deriva il nome.
Il progetto abitativo continua nel living con il divano sistemico YARD di Francesco Rota che coniuga la modularità dell’imbottito a quella dei sistemi contenitivi. Abbinati al divano angolare i tavolini OYDO eMR.ZHENG. Altro progetto di Francesco Rota, dal disegno leggero ed essenziale, Oydo - in due tipologie, una con piano tondo e una più bassa con piano rettangolare - si caratterizza per la struttura in metallo e il top in numerose finiture: rovere termotrattato, Argilla, pietra Grey, laccato lucido e opaco e prezioso marmo Portoro dalla decisa carica espressiva. Ispirazione orientale per MR.ZHENG di Roberto Lazzeroni. A definirli è infatti il gioco simmetrico di incastri ad effetto bambù della base alle cui parti strutturali in tondino di acciaio 10mm sono saldati traversi orizzontali e verticali ad incrocio.
Di fronte al divano, una composizione del sistema giorno T030 di Piero Lissoni e una libreria su misura SELECTA di Officinadesign Lema. La lounge chair e il pouf LENNOXdi Gordon Guillaumier completano la zona living arredando un angolo votato al relax.
Per ultima, la zona notte che vede protagonista il letto VICTORIANO con la testiera alta e leggermente curvata ai lati per accogliere dolcemente il materasso, impreziosita dalla cucitura centrale impunturata. Un segno morbido e continuo la raccorda al giroletto. Insieme, comodino VIC, tutto di Roberto Lazzeroni. Davanti, le poltrone FANTINOdi Gordon Guillaumier e i tavolini SIGN di Studio Kairos. Dalle forme compatte, grazie alla sinuosità delle linee, Fantino richiama vagamente la forma di una sella da cavallo montata sulla base in frassino tinto rovere termotrattato. L’imbottitura morbida ma asciutta riduce il volume complessivo, bilanciando le proporzioni, pur mantenendo inalterato il comfort.
Il racconto dell’attitudine alla modularità e alla personalizzazione tipica di Lema è invece affidato agli Armadi DANDYe TEXT di Officinadesign Lema, espressioni di Armadio al Centimetro, il programma sartoriale lanciato per prima da Lema negli anni Ottanta che offre massima libertà costruttiva grazie all’ampia gamma di moduli disponibili e alla possibilità di adattarli in altezza, larghezza, profondità.
Ad arricchire il programma il dispositivo brevettato LEMA AIR CLEANING SYSTEM che conferisce all’armadio un ruolo attivo nella sanificazione di indumenti e calzature.
Anche nel secondo concept abitativo ampio spazio è dedicato ai sistemi modulari di Officinadesign Lema: l’Armadio OPEN senza ante e le librerie SELECTA nella zona giorno; la cabina armadio NOVENOVEnella zona notte.
Il progetto è un open space e vede nella zona dining il tavolo GRACELANDdi Christophe Pillet, dai rimandi vintage e dalle forme pulite e razionali. La struttura in metallo verniciato bronzo si contrappone alla leggerezza del piano in marmo ricostruito verde Malachite. Insieme, le poltroncine TABBY di Gordon Guillaumier.
Nel living un’altra proposta firmata dal designer maltese, JERMYN. Il suo disegno gioca sugli spessori contenuti di braccioli e schienali che come petali sottili si schiudono lievemente per accogliere i morbidi cuscini di seduta che abbinano al comfort la linearità alla base del progetto. A conferire ulteriore leggerezza, i piedi a sezione piatta, in metallo bronzato realizzati in fusione, sostengono la struttura sollevandola da terra. Una cucitura, tipica del disegno di Guillaumier e simbolo della cura per il dettaglio di Lema, corre lungo la parte esterna di braccioli e schienale caratterizzando il divano e sottolineando la curvatura della struttura. Lo spazio è arricchito dalle avvolgenti bergère LADY JANE di Christophe Pillet che riecheggiano le forme anni ’50 e dai tavolini MR. ZHENG di Roberto Lazzeroni e MANSIONsempre di Pillet.
Attiguo al living, la zona home office con scrittoio NOVELIST di Christophe Pillet in metallo e noce Canaletto abbinato alla sedia HATI di Piero Lissoni e alla libreria BOOKEN dei Raw Edges. Contemporaneamente tavolino, mensola e libreria, rappresenta un’interpretazione in chiave insolita del concetto di libreria.
Chiude il progetto la zona notte con il letto THEO di Studio Kairos, caratterizzato dal profilo sottile della testiera in armonico contrasto con la struttura interrompendone la linearità delle forme, proposta anche con rivestimento in tessuto. Come comodini i tavolini FLOWERS, petali in legno laccato appoggiati a strutture in metallo dal tocco anni ’50 nello stile proprio di Roberto Lazzeroni.
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